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It Came From The Desert – Commodore Amiga

It Came From The Desert: Un Cult Videoludico da Riscoprire

“It Came From The Desert”, prodotto nel 1989 dalla rivoluzionaria Cinemaware, rappresenta uno dei titoli più affascinanti e visionari mai apparsi sulle piattaforme Amiga e successivamente Ms-DOS. Nel panorama dei videogiochi dell’epoca, spicca come un esempio unico di narrazione cinematografica, miscelando abilmente avventura, azione e una trama ispirata ai classici B-movie degli anni ’50 su mutazioni e creature giganti. Scopriamo insieme le caratteristiche che hanno reso questo gioco un’opera senza tempo.

Trama Avvincente e Ispirata al Cinema Horror

Ambientato negli anni ‘50, “It Came From The Desert” mette il giocatore nei panni di Dr. Greg Bradley, un geologo appena trasferito nella cittadina immaginaria di Lizard Breath, situata nel deserto di Nevada. La routine di Bradley viene interrotta da una serie di eventi inquietanti, tra cui la caduta di un meteorite e l’apparizione di gigantesche formiche mutanti determinate a portare il caos.

L’obiettivo principale? Fermare la minaccia prima che la città soccomba. Tuttavia, il tutto non è così semplice come sembra. Oltre a combattere le formiche, dovremo convincere i residenti scettici e le autorità locali a prendere sul serio il pericolo, un compito che si rivela essere tanto complicato quanto affrontare le creature giganti. La narrativa si snoda tra dialoghi, esplorazioni e decisioni cruciali che condurranno a uno dei vari finali disponibili.

La trama omaggia esplicitamente i film di serie B sui disastri nucleari e sulle mutazioni genetiche, sfruttando temi di paradosso scientifico e ansie socio-culturali, rendendo omaggio a pellicole come “Them!” e ad altri classici horror.

Gameplay Innovativo e Variegato

Il gameplay di “It Came From The Desert” brilla per la varietà e l’innovazione per l’epoca. Cinemaware ha scommesso su un’esperienza non lineare, unica e ricca di mini-giochi che aggiungono dinamismo allo sviluppo della narrazione. Le attività principali includono:

  1. Esplorazione e Risoluzione di Enigmi
    Muoversi tra le diverse zone di Lizard Breath non è solo un compito per scoprire indizi, ma richiede anche una gestione attenta della mappa e del tempo, poiché tutto il gioco si svolge in un periodo limitato di 15 giorni virtuali. Ogni decisione conta e ogni errore ha un costo.

  2. Missioni e Scontri Leali
    Durante la partita il giocatore si imbatte in mini-giochi di azione, che includono combattimenti armati contro le formiche giganti o schermaglie contro gli abitanti più ostili. La possibilità di essere ferito o catturato sottolinea la tensione e il realismo.

  3. Simulazione Sociale
    Interagire con i personaggi non giocanti è parte integrante dell’esperienza. Dai politici che negano il pericolo ai bizzarri abitanti, ogni conversazione e decisione contribuisce all’evoluzione della trama.

  4. Atmosfera da Film Interattivo
    Evidenti sono i richiami ai film interattivi, con lunghe sequenze animate che danno vita al deserto e alle sue minacce. L’estetica è curata nei minimi dettagli, con animazioni fluide e colori vividi che immergono il giocatore nell’azione.

Un’Atmosfera da Brivido

Uno dei punti di forza principali di “It Came From The Desert” è l’atmosfera. Il gioco si distingue per la sua capacità di immergere completamente il giocatore nei paesaggi isolati e calorosi del deserto americano. Ogni dettaglio, dalle configurazioni delle tane delle formiche ai dialoghi con i cittadini locali, trasmette un senso di urgenza crescente man mano che il tempo stringe.

La colonna sonora, intensa e inquietante, amplifica la tensione. Ogni traccia musicale accompagna perfettamente le scene, in particolare durante le interazioni con i mostri, creando un’atmosfera surreale e al contempo avvincente.

Sviluppo e Genio Dietro il Gioco

Cinemaware, già nota per titoli come “Defender of the Crown”, ha dimostrato con “It Came From The Desert” di essere un passo avanti rispetto alla concorrenza. La loro filosofia di portare il cinema all’interno dei giochi li ha resi pionieri nelle narrazioni interattive. Bruce Carver e il suo team hanno unito una tecnologia di punta per l’epoca, sfruttando appieno le capacità grafiche dell’Amiga, con uno storytelling che cattura, portando il giocatore a sentirsi protagonista di un vero film di fantascienza.

Nonostante il successo critico, gli alti costi di produzione e l’elevata ambizione non sempre si tradussero in grandi vendite. Tuttavia, ciò non ha impedito al titolo di guadagnare uno status di culto tra gli appassionati.

It Came From The Desert: Ricezione Critica e Impatto

Alla sua uscita, “It Came From The Desert” fu lodato per la grafica, l’innovazione e il design immersivo. Tuttavia, ci furono alcune critiche sui tempi di caricamento e sulla difficoltà di alcuni mini-giochi. La versione per PC ricevette critiche più severe a causa di limitazioni tecniche rispetto alla versione Amiga.

Con il passare degli anni, il gioco è stato rivalutato dalla critica e considerato un classico senza tempo. Ancora oggi figura nelle classifiche dei migliori giochi per Amiga, un testamento alla sua profondità narrativa e al gameplay unico.

Perché Giocarlo Oggi?

“It Came From The Desert” non è solo un viaggio nel passato, ma un esempio di come i videogiochi possano unire diverse arti per creare un’esperienza memorabile. Con emulatori disponibili e remake accessibili, è il momento perfetto per scoprire (o riscoprire) questo gioiello dimenticato.

Se ami i film anni ’50, i giochi narrativi o semplicemente vuoi esplorare un titolo che ha definito un genere, “It Came From The Desert” offre un’esperienza che difficilmente dimenticherai.

Concludendo, che tu sia un nostalgico degli anni dell’Amiga o un gamer curioso alla ricerca di una perla rara, questa avventura ti conquisterà. Brandisci la tua pistola, affina la strategia e preparati a combattere contro formiche giganti in uno dei deserti più spaventosi mai apparsi sullo schermo.

 

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