Conigli robotici

Uscito nel 1995 e contenuto nell’edizione di Playstation Classic, Jumping Flash è uno strano titolo, bizzarro quanto incredibilmente innovativo per il suo genere.

Ci troviamo infatti davanti a un prodotto che si muove nel campo dei platform, ma precorrendo per certi versi titoli come Portal, ci propone la formula ben nota all’interno di un ambiente 3d con visuale in prima persona e con l’aggiunta di dinamiche da FPS. Ecco che salta letteralmente fuori un titolo unico, piuttosto folle e non particolarmente bello se dobbiamo essere sinceri, ma così strano e innovativo da essere rimasto negli annali della console, diventando un vero e proprio cult e ricevendo addirittura un sequel.

Jumping Flash è uno dei primi titoli Playstation che mostrava la potenza della console, oltre che l’intento di sfida totale a Nintendo e Sega lanciato dalla Sony.

Tecnicamente elevato per la sua epoca

Jumping Flash sorprende anche oggi nonostante i cubettoni e i pixel giganti. Il titolo infatti grazie ai suoi colori accesi, alle musichette trascinanti e a un sistema di comando meno frustrante di quello che ci aspettiamo da un titolo per psx di questo tipo, riesce davvero a conquistare sotto il punto di vista tecnico.

Il gameplay è interessante, ma non regge molto lo scorrere del tempo, dal momento che l’effetto novità scema rapidamente facendoci ritrovare davanti a un gioco stranissimo, che apprezziamo più che altro per il suo coraggio.

Nel complesso quindi un prodotto di qualità, ma nel suo tempo. Un retro game di quelli abbastanza ostici da digerire dopo tutti questi anni, se dovessimo decidere di affrontarlo adesso, magari sulla nuova console Sony. Nuova per modo di dire.

Eppure Jumping Flash ha qualcosa che ce lo fa comunque adorare, nonostante tutti i suoi difetti e una meccanica che al giorno d’oggi risulta davvero troppo superata. Solo per collezionisti e conigli robotici e nostalgici sfegatati.

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