Ragazzi liquidi
Uscito nel 1990, Liquid Kids è un interessante e coloratissimo platform dalle meccaniche originali. Ci ritroviamo alle prese con una specie di buffo Kirby, una creaturina fatta presumibilmente d’acqua che sta cercando la sua fidanzata e i suoi amici, rapiti dai mostriciattoli di turno. Eccoci quindi impegnati in un serie di livelli platform dove, oltre a evitare spunzoni e trappole di vario tipo, ci ritroveremo a sparare bolle contro i nostri avversari. Le bolle però non basteranno a sconfiggere il nemico, dopo averli riempiti d’acqua infatti dovremo colpirli con un calcio, se questo non accadrà rapidamente, i nostri avversari torneranno a correrci incontro.
Liquid Kids è piuttosto difficile, i nemici arrivano a ondate e si materializzano attraverso portali che si aprono qua e là per la schermata di gioco, elemento che li rende poco prevedibili e ci porterà spesso a morti causate da mancanza di riflessi e apparizioni improvvise.
Un mondo coloratissimo
Molto piacevole è l’aspetto visivo, Liquid Kids vanta infatti una grafica pulita, dettagliata e ricca di carisma. Un gioco positivo, divertente, accompagnato da musiche piacevoli che entrano rapidamente nella testa e che, dopo ore di gioco, finiremo per canticchiare.
L’aspetto fanciullesco però nasconde un titolo estremamente difficile, soprattutto nei livelli avanzati dove la tematica sarà il fuoco. Interessante poi l’inserimento di alcune meccaniche, come per esempio certe piante che se annaffiate cresceranno aprendo porzioni di gioco.
Tra Kirby e Bubble Bobble, Liquid Kids si presenta quindi come un buonissimo platform, un titolo da provare e da riscoprire per tutti gli amanti dell’Amiga e in generale dei titoli di piattaforme veccia scuola.
Una produzione che non punta certamente alla leggenda, ma che riesce a divertire e appassionare il videogiocatore retrò o meno che sia, e a regalare numerose ore di divertimento (e imprecazioni) nei suoi livelli caratterizzati e interessanti.