Little Computer People ha rappresentato uno dei primi esperimenti nel campo della vita simulata su computer, prima che il genere diventasse celebre grazie a serie come The Sims. Eravamo nel 1985 e Activision, quella originale, finanziò un progetto davvero unico: l’osservazione di un uomo e del suo cane all’interno di un semplice appartamento. Entrambi erano indipendenti dal giocatore e dotati di un carattere tutto loro.
Non si trattava nemmeno di un gioco in senso stretto perché non c’erano precisi traguardi o bonus da raccogliere, e non si usava nemmeno il joystick. I pochi comandi disponibili arrivavano dalla tastiera, mentre il fulcro di tutta l’esperienza erano i comportamenti del duo protagonista: appunto, il personaggio principale e il suo cane. Entrambi dovevano essere accuditi mentre passavano il tempo nel loro appartamento, tra hobby e atteggiamenti buffi.
La particolarità di Little Computer People stava nel modo in cui era stato simulato il comportamento “quasi umano” del protagonista. Con il tempo, se abbandonato a sé stesso, poteva diventare triste e ammalarsi se non riceveva cibo e attenzioni necessarie. Ancora oggi, osservarlo muoversi per casa in totale autonomia è sorprendente, se pensiamo agli oltre trent’anni passati.
Grazie ai comandi testuali, ovviamente in inglese, potevamo sfidarlo a carte, dargli da mangiare o ancora passargli dei dischi per rallegrare le giornate. I tocchi di classe, della realizzazione, si trovavano nelle animazioni e nel design molto curato, ma anche nelle musiche dinamiche (cioé legate a momenti specifici). Tutto questo venne ripreso più tardi dai vari simulatori e breeding game usciti su console, portatili e computer.
Ma è stato Little Computer People, per quanto poco famoso ai tempi, a mostrare per primo cosa si potesse fare al di là dei classici platform o giochi d’azione. Magari non era molto vario e nemmeno entusiasmante sulla distanza, ma guardare il suo “inquilino” all’opera è ancora oggi uno spasso. Soprattutto perché, conoscendo i titoli arrivati dopo, si scoprono tutte le idee che hanno ripreso da questo classico.