Muli meccanici
M.U.L.E. è la conversione di un folle titolo del 1983.
Il gioco in questione ci vede alle prese con un pianeta alieno e con una colonia da tenere in vita.
Mentre ci affaccendiamo tra lavori e commercio per diventare i coloni più ricchi del pianeta, non dovremo però dimenticare la sopravvivenza della colonia in generale che verrà colpita spesso da disastri di vario genere che vanno dalla peste alle carestie.
M.U.L.E. è un gioco a turni che permette fino a quattro giocatori di affrontarsi nella competizione, tra strategia, gioco in borsa e esplorazione.
Il titolo è veramente assurdo sia nel suo concept che nell’esecuzione vera e propria, per non parlare della direzione artistica che ci propone in immagine un mondo epico ed eroico, e in pratica un prodotto assolutamente fuori di testa, strano e demenziale.
M.U.L.E. è un gioco molto lento, bisogna infatti valutare l’epoca della sua uscita, un periodo pionieristico per il mondo dei videogiochi che avrebbe forse meritato non una conversione, ma un remake più complesso e dedicato.
Nonostante questo però il gioco riesce ancora a divertire e far sorridere specialmente se in compagnia.
Pianeti alieni e mercato dell’energia
Giocare a M.U.L.E. è un vero tuffo nel passato dei videogiochi.
Quello che vi troverete per le mani è una sorta di strano gioco da tavolo virtuale. Un’esperienza che niente ha a che vedere con il gaming moderno ma che potrebbe affascinare i retrogamers alla ricerca di qualcosa di davvero strano ed esotico.
La versione Nes come abbiamo detto rimane più o meno quello che abbiamo già conosciuto nel lontano 83, c’è un miglioramento grafico certo (carino ma non entusiasmante), ma poco altro.
Un gioco che vince per la sua idea più che per le sue meccaniche, interessanti e profonde ma che necessitano davvero molta pazienza, soprattutto di fronte a momenti che si sarebbero potuti snellire per migliorare il gameplay generale.
Un titolo cult, che merita comunque la vostra attenzione, statene alla larga però se cercate qualcosa che si avvicini anche vagamente ai ritmi di gioco attuali.