Ai tempi del Mega Drive, i giochi legati ai fumetti giapponesi non erano così frequenti come si potrebbe pensare visto che la console Sega godeva della sua massima popolarità in occidente. Una delle rare eccezioni fu Mazin Saga, noto come Mazin Wars in Europa, ovvero l’adattamento dell’omonima serie firmata dalla superstar Go Nagai. Come si intuisce dal nome, il protagonista era proprio Mazinga Z, ma non nella versione tradizionale.
Il titolo pubblicato da Sega era un picchiaduro a scorrimento laterale che riprendeva gli elementi classici della categoria senza aggiungere quasi nulla di nuovo. L’unico spunto di originalità si trovava negli scontri con il boss finale, non più a scorrimento ma simili ai classici duelli. Il resto lo avrete già capito: c’era da percorrere ogni scenario malmenando i cattivi di turno e raccogliendo i pochi bonus disponibili.
Le influenze dalla serie originale si trovavano soprattutto nella grafica, molto curata come dettaglio e richiami all’opera prima (iniziando dall’ottima cover). Uscito poco prima del gioco, nei primi anni ’90, il manga di Mazin Saga era stato molto apprezzato anche fuori dal Giappone offrendo un buon “aggancio” per il videogame. Peccato che, ai tempi, i fumetti giapponesi non fossero seguiti come oggi in USA ed Europa.
Inoltre, Mazin Saga aveva alcuni grossi difetti strutturali che lo rendavano parecchio fastidioso da giocare. Oltre alle poche mosse disponibili e al gameplay riciclato, c’era una difficoltà pazzesca. I boss di fine livello, in particolare, erano quasi impossibili da battere se non studiando a memoria ogni loro movimento. Il minimo errore voleva dire Game Over e ripetizione del livello dall’inizio.
Benché fosse abbastanza curato tecnicamente, il gioco perdeva parecchio nella sostanza e finì per deludere anche i fan del fumetto. Nonostante la buona accoglienza della stampa, non raccolse grande popolarità tra i possessori del Mega Drive a causa dei difetti sopra esposti. Dopo tutti questi anni, Mazin Saga resta un buon adattamento di una miniserie molto apprezzata, che soffre dei soliti difetti legati ai giochi su licenza.