Guerre di mech
Mechwarrior 2 segna il primo grande passo in avanti di una delle saghe più amate del passato.
Una serie di giochi dei quali sentiamo davvero la mancanza e che ci trasportava ai tempi della sua uscita all’interno di un universo bellico alternativo dove varie fazioni si sfidavano all’interno di guerre animate dalla nuova arma definitiva: i mech antropomorfi.
All’interno di Mechwarrior 2, ci troviamo alla guida di potenti mech da combattimento personalizzabili e migliorabili del corso dell’avventura.
Dopo esseri schierati con una delle fazioni in lotta, ecco che ci troviamo alla guida di potenti mezzi da combattimento che dovremo gestire attraverso un complicato sistema che punta alla simulazione più che all’arcade.
Mechwarrior 2 fu per molti giocatori un vero e proprio miracolo.
Gli amanti dei mech da combattimento si trovarono infatti finalemtne alla guida delle incredibili macchine all’interno di un prodotto che superava di gran lunga la sua prima versione.
Ancora oggi Mechwarrior 2 sorprende per le sue peculiarità, la cura del dettaglio e la chiara ricerca della simulazione che lo avvicina più a un simulatore bellico scifi che a un semplice titolo di mech.
Grafica, sonoro e design
La grafica è notevole e si difende bene ancora oggi.
Stessa cosa vale per il sonoro, accattivante e realistico.
Per quanto riguarda il design siamo di fronte a un titolo che fa scuola.
Fatto tesoro della sua fonte di ispirazione, un gioco da tavolo dedicato alle guerre tra mech, Mechwarrior 2 restituisce su console un’esperienza immersiva fatta di diversi veicoli e una vasta personalizzazione.
Addirittura il gioco prevede due finali, a seconda della fazione che sceglieremo di supportare.
Il cuore dell’esperienza è comunque in game.
Quando affronteremo le battaglie tra mech con i proiettili che fischiano e impattano sulle nostre corazze, poco ci importerà dello scorrere degli eventi, saremo a bordo del nostro mech, impegnati in manovre evasive e attacchi tattici al nemico!