Metal Gear Solid – Playstation | Il capolavoro che ha segnato una generazione
Metal Gear Solid, uscito nel 1998 per PlayStation in Giappone e nel 1999 in Europa si può considerare uno dei migliori titoli della storia dei videogiochi.
Il titolo stealth, risulta infatti ancora oggi assolutamente godibile, giocabile e rigiocabile, forte di una caratterizzazione e di una serie di meccaniche valide di qui, alla fine della specie umana.
Con Metal Gear Solid per la prima volta cinema e videogiochi si uniscono in modo inaudito.
Da molti considerato come l’inizio della saga, MGS è in realtà del terzo episodio in una serie che fino a quei tempi si era vista di rado in occidente.
Detto questo, rappresenta l’inizio di una nuova era non solo per Metal Gear ma per tutti gli action game.
Con Metal Gear Solid, Hideo Kojima porta su schermo una trama da film hollywoodiano assieme a una serie di idee innovative applicate al gameplay.
Cuore dell’esperienza è l’utilizzo dei gadget a disposizione del super agente Snake, oltre che una serie di meccaniche che rendono MGS un titolo ancora oggi attuale e in grado di assorbire e lasciare a bocca aperta.
L’idea della radio, per quanto assillante in certe situazioni, è geniale per dare più spessore a tutti i personaggi che, col passare del tempo, diventano sempre più simili a persone vere.
Apprezzabile anche il doppiaggio italiano, un cult, realizzato ad un livello bassissimo, ma divenuto ormai storia.
Tutt’altra questione per quello USA che ha invece portato sotto i riflettori il nome di David Hayter, che per oltre dieci anni è tornato come la voce unica e inconfondibile di Solid Snake (lasciando il posto solo recentemente).
Metal Gear Solid – Playstation | Tactical Espionage Action
MGS è l’opera di una Konami d’altri tempi, pronta ad investire in quello che è poi diventato un vero e proprio kolossal.
L’avventura di Snake, andata avanti in episodi uno migliore dell’altro fino al mastodontico The Phantom Pain che chiude le vicende di Big Boss, avversario della saga e, in questo caso, protagonista delle vicende più segrete del gioco.
Suddiviso in stanze popolate di guardie, Metal Gear solid lascia a noi la scelta di come superarle a patto di fare poco rumore e dare pochissimo nel’occhio.
Proprio l’elemento stealth è stato introdotto al grande pubblico dal titolo.
Non lunghissimo né bellissimo da vedere, Metal Gear Solid superava le questioni puramente tecniche grazie all’incredibile atmosfera e alla caratterizzazione estetica degli ambienti e dei personaggi, non straordinari come numero di pixel ma così ben fatti da essere ancora oggi splendidi.
Il suo ideatore Hideo Kojima è riuscito, con una semplice PlayStation, a dimostrare che si potesse coinvolgere i giocatori ben oltre i semplici controlli.
C’è chi l’ha rigiocato decine di volte solo per rivivere certe sequenze o chi, ancora oggi, si ricorda perfettamente le sue musiche.
Con Metal Gear Solid, ci troviamo forse di fronte al primo grande capolavoro immortale della generazione Playstation.