Ora del 1990 si era capito che l’inglese Ocean acquistava tante licenze sui film così a caso, soprattutto dopo aver centrato grandi successi come Batman e Robocop. Con Navy Seals prese invece due granchi in un colpo solo: scegliendo un film orrendo e realizzando il gioco solo su cartuccia (formato introvabile e troppo costoso ai tempi). Per questo, viene ricordato più per i voti entusiasmanti della critica che per l’effettivo successo ottenuto.
Recuperando lo schema di gioco applicato praticamente a tutti i suoi “tie-in”, la casa britannica offriva l’ennesimo platform a scorrimento laterale basato su salti e sparatorie. Del film, per fortuna, c’erano solo protagonisti e scenario: si abbattevano (già ai tempi!) i cattivi terroristi islamici e piazzavano bombe in nome della bandiera a stelle e strisce. La stessa che potevamo vedere nella schermata di Game Over, una chicca non indifferente.
Ma era tutta la realizzazione tecnica ad essere di ottimo livello, a cominciare dall’uso della grafica in “alta definizione” del Commodore 64. Dettaglio, colori e animazioni risultavano di ottima fattura, benché complessivamente scarsi come varietà (in pratica c’era un solo tipo di nemico). Come sempre per i titoli firmati Ocean, era il gameplay ad avere qualche grana di troppo nella difficoltà e nella poca agilità dei nostri soldati.
Ad esempio, era impossibile sparare diagonalmente benché i nemici si divertissero a farlo con regolarità. Una chiara svista che, unita ai comandi poco puntuali, rendeva il classico morire & ripetere un passaggio obbligato. L’ottima grafica e l’ambientazione, ai tempi, originale spingevano ad andare avanti ma si notava chiaramente che Ocean avesse puntato ancora una volta sul nome.
Peccato che il film si rivelò una schifezza e venne subito dimenticato da tutti, affossando nello stesso tempo anche il gioco. Quest’ultimo era certamente migliore della pellicola, pur essendo troppo poco originale e altrettanto frustrante. Più che altro, eravamo già all’inizio degli anni ’90 e il Commodore 64 stava salutando questo mondo crudele. Nemmeno i Navy Seals, soprattutto se guidati da Charlie Sheen, potevano farci nulla.