Tutti conoscono Need For Speed, ma quanti possono dire di aver giocato il primo capitolo? Quasi nessuno, visto che uscì inizialmente sulla semisconosciuta console 3D0. Poco dopo, e per fortuna, venne riadattato su altri sistemi più diffusi come il qui presente PC. Il resto è storia, una storia che va avanti da oltre vent’anni tra grandi successi e qualche delusione. Ma all’inizio, come capita spesso, il marchio NFS era molto più umile rispetto a oggi.
Non era nemmeno un “brand” indipendente visto che nasceva dalla collaborazione di Electronic Arts con la rivista americana Road & Track. Doveva essere una produzione speciale per i fan dei motori ma, visto l’enorme successo ottenuto, venne poi trasformato in serie. Nemmeno a livello strutturale sembrava molto diverso dai concorrenti, visto che copiava spudoratamente la serie più anziana di Test Drive.
Ancora una volta, dovevamo guidare auto da sogno contro altre supercar guidate dal computer, attraverso scenari perlopiù statunitensi. Il colpo di genio fu la modalità duello, che vedeva due fuoriserie affrontarsi su percorsi stradali sfidando traffico e polizia. Era presentata in maniera sublime, con tanto di intermezzi quando si prendevano le multe da parte della pattuglia di turno. Questa sola opzione di gioco, rispetto alle solite gare su circuito, rese Need for Speed un vero e proprio fenomeno amato da tutti.
Graficamente non eravamo all’avanguardia nemmeno per il 1995, benché si notasse la cura nel realizzare gli interni dell’auto e l’attenzione agli effetti sonori. Oltre a motore e sgommate, era possibile sentire il rumore del cambio e lo scanner della polizia, che avvertiva se qualche poliziotto stava per avvicinarsi.
I difetti arrivavano dai troppi muri invisibili nei circuiti e dal modello di guida misto arcade/simulazione. A volte si prendevano curve ad altissima velocità, altre volte capitava di perdere il controllo senza motivo.
Ciò nonostante, Need for Speed fu un nuovo inizio per il genere automobilistico superando anche l’ispiratore Test Drive in quanto a popolarità. I filmati con le vere auto in azione, la gamma di modelli invidiabile ancora oggi (dalla Viper alla Supra), i testa a testa spettacolari fecero del gioco EA un classico.