Nuclear War – Amiga | WW3 d’altri tempi
Uscito nel 1989, Nuclear War ci mette alla guida di una potenza nucleare nel tentativo di arrivare alla fine di una grande guerra atomica con il maggior numero di sopravvissuti possibile.
In clima WW3, tra meme e preoccupante realtà, la terza guerra mondiale è un rischio e un’immaginario che ci segue praticamente dalla seconda.
Ed ecco che, nel lontano 1989, si producevano anche giochi in grado di scherzare su, con un umorismo nero, sul rischio di un conflitto atomico.
Il titolo, data l’epoca della sua uscita era pesantemente satirico e metteva in gioco caricature dei vari personaggi della scacchiera bellica mondiale impegnati a contendersi potere e influenza.
Un panorama non dissimile da quello attuale dove però si trovavano ancora vivi personaggi iconici come Reagan, Gheddafi, Castro e compagnia.
Il titolo vanta una veste grafica di qualità che riesce a darci davvero la sensazione di essere al comando di un arsenale atomico.
Straordinarie sono le varie caricature che rappresentano perfettamente i personaggi a cui sono ispirate.
Nuclear War – Amiga | Giochi di potere
Nuclear War è un titolo il cui scopo finale è quello di mantenere un equilibrio e riuscire a fare il maggior numero di danni possibile all’avversario, cercando alla fine di uscirne vincitore. Il comportamento del titolo lo fa somigliare più a un gioco da tavolo che a un vero e proprio videogioco, tanto da permettere nella modalità MS DOS di giocare in compagnia. Il concetto di fondo è quello di un titolo da più sessioni, non di un gioco con un inizio, una trama e una fine.
Nuclear War – Amiga | Divertirsi con gli isotopi
Nuclear War esce fuori nel complesso come un gioco accattivante, un prodotto interessante per i suoi tempi e una stranezza da appassionati al giorno d’oggi.
Con un sistema di gestione rapido, delle animazioni piacevoli e un comparto tecnico generale molto buono, Nuclear War riesce a farci sorridere anche oggi, cercando di esorcizzare lo spauracchio di una guerra atomica, ancora oggi semplicemente dietro l’angolo. Bello e capace di far riflettere su come le cose dal lontano 1989 non siano cambiate per niente.
Un titolo cult da non perdere nella carriera dell’appassionato retrogamer.