Tarata ta taaaa taaa tataaaaaaaa
Uscito nel 1982 per sistemi arcade e successivamente convertito per varie piattaforme tra cui Nintendo NES, Popeye è sostanzialmente un titolo che prende più di uno spunto da Donkey Kong e ce lo ripropone in salsa braccio di ferro. Dietro alla produzione c’è ovviamente Nintendo che ci ripropone quindi un suo gameplay leggermente alterato a capace di divertire sia in sala giochi che a casa.
Ci troviamo alle prese con braccio di ferro, Olivia e Bluto. Scopo dei nostro eroe è quello di raccogliere i vari oggetti che Olivia lascerà cadere dall’alto del livello, dovremo però anche evitare pugni e bottigliate da parte di Bluto e attacchi casuali della strega del mare.
Popeye sarà abbastanza inerme, capace solo di rompere le bottiglie che gli vengono lanciate contro e di scappare muovendosi per scale e saltando dalle sporgenze delle piattaforme. Una volta mangiati i mitici spinaci, sarà comunque possibile gettare Bluto nel mare, Bluto che comunque ritornerà dopo un lasso di tempo.
Un arcade ispirato
Popeye è un gioco del passato più remoto e, per l’epoca della sua uscita, si presenta in grande forma sia graficamente che nelle meccaniche di gioco votate puramente al punteggio e divertenti. Ci troviamo così di fronte a un divertente passatempo, piacevole anche al giorno d’oggi e gioia dei retrogramers più accaniti o degli appassionati del marinaio più forzuto di sempre.
Retrò e nostalgia
Popeye è un gioco valido per quello che offre, niente i straordinario o indimenticabile ma un solidissimo arcade e un piacevole passatempo sia per i nostalgici che per i giocatori più giovani che potrebbero scoprire una divertente corsa al punteggio e un prodotto del passato capace di non invecchiare nemmeno troppo nonostante l’infinità di anni che sono passati dalla sua uscita.
Da giocare quindi magari accompagnandolo con una bella scatoletta di spinaci.