Yappappa yappappa iishanten
Uscito nel 1993, Ranma 1/2 è il gioco su licenza ispirato alla saga di manga e cartoni animati che ha deliziato gli spettatori anche qua da noi, proposta dalle tv regionali e diventata cult negli anni 90.
Eccoci quindi alle prese con un titolo che gioca molto sul carisma dei personaggi che va a ricreare, realizzando però un prodotto dalla qualità visiva elevata che si avvicina ad un cartone animato in movimento, in particolare grazie alla riproduzione praticamente impeccabile dei vari eroi della serie riproposti in salsa pixel.
Il gioco è un picchiaduro classico con una breve storia per ogni personaggio che serve come pretesto per menare le mani. Ogni personaggio ha le sue peculiari tecniche di combattimento spesso colorite e bizzarre, che rimangono comunque piuttosto equilibrate con pro e contro per ogni lottatore. Il gioco sfoggia scenari di qualità che arricchiscono l’immersione nel mondo di Ranma che risulta riuscitissima.
Picchiaduro tecnico o programmato male?
A differenza dei picchiaduro che conosciamo, Ranma ci mette all’interno di un sistema dove pochi colpi possono mandarci KO. Le arene sono molto piccole e il raggio d’azione dei lottatori elevato. Nasce così un gioco estremamente tecnico dove calcolare i tre o quattro colpi con i quali abbattere l’avversario. Questo risulta per certi versi molto positivo, la sensazione però, è spesso quella che qualcosa non vada, che il tutto sia troppo legnoso e le possibilità effettive di lotta molto ridotte. Lo stile così particolare della lotta, può essere amato o odiato, sicuramente però non è un copia incolla da titoli più famosi.
In conclusione possiamo promuovere questo Ranma 1/2, divertente per i giocatori che non conoscono la serie e un grande tuffo nella nostalgia per chiunque abbia amato le avventure di Ranma alla televisione.
Un gioco senza preteste ma che potrebbe diventare facilmente un cult nella vostra collezione privata.