Gli studi Rare non hanno firmato moltissimi giochi, ma una buona parte di essi è entrata nella storia o ha comunque segnato l’evoluzione dei videogame. RC Pro-Am, ad esempio, viene riconosciuto come uno degli ispiratori di serie quali Mario Kart per l’idea geniale di unire corse e combattimenti in stile “cartoon”. Era solo il 1987 quando uscì ma ebbe subito un fortissimo impatto sulla scena NES, grazie all’ottima realizzazione e al gameplay davvero azzeccato.
Mentre i giochi di guida sembravano puntare unicamente sulla visuale in finto 3D da dietro oppure sulla telecamera dall’alto, gli sviluppatori di RC Pro-Am scelsero la via isometrica. Il gioco risultava così molto più interessante da vedere e più realistico, restando allo stesso tempo fluido e veloce (cosa non da poco per un NES). Oltretutto, rispetto alle solite gare professionali, qui si guidavano le macchinine radiocomandate.
Insomma: RC Pro-Am era molto originale già a livello tecnico ma non deludeva nemmeno iniziando a giocare. L’obiettivo di ogni gara era ovviamente arrivare sul podio, ma si potevano usare moltissimi modi per farlo. Guidare pulito, sfruttare i bonus e addirittura le armi raccolte lungo la strada. I potenziamenti venivano collezionati e migliorati con l’avanzare delle gare e c’era un’apposita schermata per tenerne traccia.
Gli unici aspetti poco curati si trovavano nella grafica parecchio ripetitiva, soprattutto dopo una trentina di percorsi molto simili, e nell’assenza del multiplayer. Sfidare di continuo il computer veniva a noia, particolarmente nelle fasi più avanzate quando i piloti della CPU erano vere “macchine”. Eppure l’ottima grafica, la varietà di mezzi e piste nonché la tenacia degli avversari ci facevano tornare regolarmente ai comandi.
Grazie alla forte originlità e al gameplay interessante, RC Pro-Am fu un grande successo della prima era NES. Oltre a vedere alcuni seguiti, guadagnò gli onori di una conversione verso l’alto, cioé su console più potenti come il Mega Drive. Purtroppo, con l’arrivo della grafica 3D a metà anni ’90 perse attrattiva e finì per essere dimenticato da tutti. Ma basta una rapida occhiata al video qui sotto per capire che resta un vero e proprio classico.