Il guerriero della strada
Road Fighter esce nel lontano 1984 e vede conversioni su praticamente tutte le piattaforme dell’epoca e, più recentemente, una edizione mobile.
Ci troviamo di fronte a un prodotto prettamente arcade che risente pesantemente della sua età se paragonato ad altri esponenti del genere. Allo stesso tempo però quello con cui abbiamo a che fare è un titolo così semplice e minimale da mantenere un gameplay sempreverde, capace di appassionare per brevi sessioni anche il giocatore moderno.
Road fighters ci vede impegnati in violentissime gare automobilistiche fatte di sbandate ed esplosioni. Alla guida della nostra auto dovremo tenere conto, non solo del rischio di impatto con gli altri veicoli, ma anche della benzina in costante discesa, recuperabile urtando delle auto speciali color arcobaleno.
Corse sfrenate e pixel minimali
Road Fighter si presenta con un comparto visivo estremamente limitato ma compatto e ben delineato, tanto da sembrare un titolo volutamente pixelloso e non il risultato di una limitatezza strutturale dell’epoca di programmazione del gioco.
Eccoci quindi impegnati in sfrenate gare rese vive da un comparto audio più che accettabile e da un sistema di controllo semplice quanto ben fatto.
Road Fighter è un arcade allo stato puro, un titolo che non cerca di creare un mondo o un setting ma che ci propone semplicemente un concetto di gioco e un gameplay. Ci sono delle macchinine, dei camion e dei punteggi da raggiungere, tutto qua. Questo può essere visto come una limitazione ma non lo è necessariamente, il minimalismo videoludico infatti riesce a volte a dar vita a titoli così immediati da dare dipendenza, ed è un po’ il caso di road Fighter che dopo innumerevoli anni ancora riesce a divertire e appassionare il videogiocatore arcade e l’amante dei titoli di guida vecchia scuola.
Un gioco che merita quindi la vostra attenzione, specialmente se fate parte di queste categorie.