Rubare ai ricchi per dare ai poveri
Robin Hood esce nel 1991 e si presenta fin dalle prime fasi di gioco come un titolo a dir poco unico. Ci troviamo di fronte a un tie in del celebre film che vede come protagonista Robin Hood, la licenza viene però spesa nel miglior modo possibile, dando vita a un gioco capace di innovare e di proporre una serie di meccaniche e trovate di gameplay che lasciarono a bocca aperta ai tempi dell’uscita e che sorprendono anche oggi per varietà e cura del dettaglio.
Il gioco ci vede infatti generalmente agire con una visuale a volo d’aquila, forte anche di una splendida pixel art che spreme fino a fondo la consolle di prima generazione Nintendo. a seconda delle situazioni ci ritroveremo così a combattere con una meccanica classica, a interagire con oggetti e personaggi e a esplorare.
Ecco però che in certi casi, la visuale cambia e ci ritroviamo coinvolti in splendidi duelli dove guideremo il nostro Robin con visuale 2d in battaglie estremamente tecniche e complesse dove la qualità visiva cresce ulteriormente assieme alla profondità di gameplay. Ma le stranezze non finiscono qui, esiste infatti una terza modalità di combattimento che prevede battaglie su larga scala e dove la visuale a volo d’aquila si ampia ulteriormente per permetterci di gestire grandi battaglie tra la nostra banda e i nostri avversari.
Un titolo pionieristico
Se a questo aggiungiamo la storia del film, un sonoro di tutto rispetto e la possibilità di reclutare vari personaggi per combattere per noi nella nostra banda, possiamo tranquillamente affermare di trovarci di fronte a un grandissimo gioco. Un titolo fuori dagli schemi che brilla nella scuderia Nintendo NES e che non dovreste farvi scappare, magari reperendone una delle rare copie ancora disponibile per Nintendo NES europei.
Un grandissimo gioco dalle caratteristiche così uniche da renderlo indimenticabile.