Rolling Thunder è un altro di quei giochi che, se uscisse oggi, rischierebbe qualche denuncia per abuso di giocatore. Non era solo difficile, ma spietato nel modo in cui trovava tutti i modi possibili per far morire il protagonista. Andare avanti era soprattutto un esercizio di memoria, abbinata alla pazienza e all’autocontrollo per non prendere a testate il cabinato da sala giochi.
Uscito a metà anni ’80 sotto le insegne Namco, ha particolare valenza storica perché rappresenta uno degli antenati per il moderno genere “action”. Pur stilizzate e limitate in molti aspetti, c’erano già diverse caratteristiche diventate standard solo vent’anni dopo (a partire dall’arsenale potenziabile). L’elemento chiave restavano le porte, in cui rifugiarsi per sfuggire al nemico o dove recuperare armi e proiettili.
Rolling Thunder, come impostazione, era un ibrido platform/shooter ispirato a serie cinematografiche di successo come 007 visto che ci metteva nei panni di un agente segreto. L’obiettivo era salvare la bella di turno, stavolta agente pure lei, finita nelle grinfie della misteriosa organizzazione chiamata Geldra. Trovandoci negli anni ’80, i cattivi non potevano che essere multicolore e dotati di cappuccio, nonché spassosi (visti oggi) in certi atteggiamenti.
Al di là delle questioni puramente stilistiche, il titolo Namco era appassionante proprio per la forte originalità dell’ambientazione e per l’esperienza richiesta ai giocatori. Senza un minimo di pratica, le partite duravano pochi secondi ed era già un’impresa andare oltre il primo livello. Cosa comune a quei tempi, ma qui gli ostacoli posti di fronte al giocatore arrivavano anche da alcuni difetti strutturali.
Tra questi, c’era la lentezza cronica del nostro personaggio soprattutto nei salti e nel cambiare direzione mentre i nemici erano invece molto più agili. Ciò costringeva a dover prevedere le mosse degli avversari per non rifare tutto da capo. Ma in tanti passarono sopra a questi problemi, solo perchè non c’era molta offerta in questa categoria, trasformando Rolling Thunder in un grande successo.