Snake’s Revenge viene preso a pesci in faccia regolarmente dai fan di Metal Gear, non essendo firmato dal “guru” Hideo Kojima. Ai tempi, era il 1990, a Konami serviva un altro episodio dopo il successo del primo capitolo per NES, che poi era una conversione modificata dell’originale uscito su MSX. Dato che lo stesso Kojima non era disponibile a realizzare subito un altro Metal Gear, ecco che si pensò a uno spin-off.
L’episodio a parte in questione vedeva nuovamente protagonisti Solid Snake e il Metal Gear, come progetto di arma bellica in mano a una nuova nazione di terroristi. Gameplay e inquadratura seguivano da vicino il primo capitolo, con schermate fisse da esplorare accuratamente raccogliendo indizi e oggetti. L’elemento chiave restava la strategia e l’osservazione del nemico, benché ci fossero più elementi tipici degli action game.
Ad esempio, Snake era armato già all’inizio e poteva semplicemente eliminare le guardie quando scattava un allarme per riportare la calma (benché i nemici fossero piuttosto coriacei). C’erano anche sezioni a scorrimento laterale più simili ai platform game, oltre a un design della grafica non proprio azzeccato. Rispetto al look metallico del primo episodio, Snake’s Revenge si presentava in stile cartoon e solo questo diede fastidio a molti fan della serie. Le musiche, in pieno stile Konami, erano invece ben realizzate e d’atmosfera.
In realtà, si trattava di un discreto action game che aveva diverse influenze da Metal Gear pur essendo diverso in altrettante caratteristiche. C’erano l’immancabile radio, l’inventario e l’ampia oggettistica tipica della saga, ma la struttura di gioco era più concentrata sui riflessi e sull’improvvisazione. Inoltre, la trama non era nemmeno paragonabile al caos organizzato che solo Kojima riusciva, e riesce tuttora, a produrre.
Snake’s Revenge non ebbe mai il successo sperato da Konami, non avendo nemmeno il marchio Metal Gear sulla scatola e finì presto nel dimenticatoio. In seguito, abbiamo visto altri remake e spin-off di questa saga ma solo gli episodi “ufficiali” hanno ottenuto grande popolarità e ampio successo. Curioso dirlo, oggi che Hideo Kojima ha abbandonato Konami, ma questo titolo è stato in un certo senso profetico.