Sonic & Knuckles è stato un vero colpo di genio da parte Sega e la dimostrazione che negli anni ’90 questo produttore era veramente disposto a tutto. Oltre a contenere un nuovo capitolo, a parte, della serie Sonic la cartuccia faceva da espansione per Sonic 2 e 3 inserendo il personaggio di Knuckles in entrambi. Non solo: in Sonic 3 venivano aggiunti nuovi livelli e aumentata così la durata di un titolo già notevole.
Il tutto funzionava come i vecchi adattatori per le cartucce di altri paesi: si inseriva Sonic & Knuckles nella console, e quindi andava collegato uno degli altri giochi sulla parte superiore. Acceso il Mega Drive, ecco apparire Knuckles come personaggio giocabile nei vecchi episodi di Sonic! Un’idea veramente azzeccata, anche per dare più valore a giochi che ormai erano stati dimenticati da tutti.
Va detto che Sonic & Knuckles funzionava bene perfino come titolo a sé stante, senza altre cartucce da collegare. derivato da Sonic 3 come realizzazione e gameplay, ne riproponeva gli aspetti migliori. La presenza di Knuckles e delle sue nuove abilità, inoltre, cambiava la struttura classica di Sonic anche nei vecchi capitoli collegati alla cartuccia. Knuckles poteva arrampicarsi e planare, trasformando lo stile “iper veloce” di Sonic in qualcosa di più simile a Mario.
I lati negativi erano concentrati nella solita struttura di base, fatta più di fortuna e riflessi che di reale abilità. Non conoscendo a memoria i livelli, era facile sbattere contro i nemici correndo, o dover ripetere più volte le stesse sezioni. Dopo tre capitoli e vari spin-off, ritrovare questi problemi nel gameplay iniziava a dare fastidio. Ma l’ottima grafica, i controlli immediati e l’audio curato a dovere addolcivano parecchio la pillola.
Oltretutto, c’era comunque il porcospino blu come secondo personaggio giocabile, così come l’avevamo visto poco tempo prima in Sonic 3. In pratica, Sega aveva trovato il modo giusto per accontentare i fan di Sonic e offrire, allo stesso tempo, qualcosa di originale. Peccato che l’idea della cartuccia “speciale” non venne più sfruttata, forse per i costi legati alla sua produzione fuori standard.