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Space Harrier – Arcade

Sega partì alla conquista delle sale giochi e divenne il marchio-simbolo dei cabinati più sorprendenti con titoli come Space Harrier. In un colpo solo, fu l’antenato di ben tre generi: gli sparatutto in terza persona, i giochi 3D moderni e gli action game basati totalmente sui riflessi. Non per niente alla regia c’era un nome come Yu Suzuki, lo stesso produttore di classici come Out Run.

L’aspetto più clamoroso di Space Harrier, oltre alla perfetta unione di velocità/fluidità, era nel cabinato che vedete qui a fianco. In versione deluxe, offriva un sedile che si muoveva in base all’azione di gioco con tanto di cintura di sicurezza. Era la fine del 1985, quindi rendiamoci conto di come una novità del genere facesse subito presa sul pubblico. E il controller principale non era nemmeno un joystick, ma una cloche in stile aereo.

In originale l’intero progetto doveva essere uno shooter basato su velivoli ma divenne uno sparatutto pseudo-fantasy solo più avanti. Al di là dello stile grafico e dell’ambientazione, si trattava di abbattere i nemici cercando di restare vivi, ma con una prospettiva usata di rado a quei tempi. Per l’occasione, Sega puntò sullo zoom rapido di disegni bidimensionali, che sembravano “venire incontro” al giocatore.

Space HarrierA livello di gameplay, la difficoltà elevata e le collisioni rivedibili rendevano le partite un terno al lotto. Con il nostro personaggio sempre davanti, si creavano dei fastidi extra durante il combattimento. Mettiamoci anche la velocità esagerata dei proiettili ed ecco che si vede perché fossero necessari molti gettoni di scorta. Dal punto di vista della casa madre, fu un vero successo proprio per questi “difetti”.

Vista oggi la grafica di Space Harrier risulta molto limitata e parecchio ripetitiva ma, ai tempi del lancio e con il suo bel cabinato, era tutta un’altra storia. Sbaragliò la concorrenza prima nelle fiere di settore, poi nelle sale giochi e nei bar che lo ospitarono per finire in bellezza su computer e console. Tuttora, è tra i nomi più celebri del catalogo arcade firmato Sega e uno dei titoli per cui molti spesero una fortuna sui cabinati.

I commenti del pubblico

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