In principio era il buio
Uscito nel 1978, Space Invaders è uno dei primi videogiochi della storia e soprattutto uno dei primi grandi Arcade, capace di decretare la fortuna di un media che ancora cercava di trovare la sua identità. Il gioco non ha bisogno di presentazioni, stiamo parlando infatti di una icona del mondo videoludico conosciuta praticamente da chiunque e, per qualche fortunato, anche giocata ai tempi del suo avvento. Il gioco ebbe un successo tale che in Giappone finirono rapidamente le monetine da 100 Yen, necessarie ad avviare la macchina arcade, tanto da costringere il governo a farne produrre un numero extra! Space Invaders è una classico senza tempo che ci vede alle prese con una navicella spaziale intenta a difendersi da un’ondata di alieni che scendono per lo schermo di gioco a velocità crescente.
Le meccaniche sono estremamente semplici quanto divertenti, soprattutto per quanto riguardala ricerca spasmodica del punteggio più alto.
Un pezzo di storia
Space Invaders è di fatto un pezzo di storia del videogioco, analizzarlo in maniera obiettiva è difficile, sia per la sua età che per la sua caratura. Il gioco diverte ancora oggi nelle sue meccaniche semplicissime ma additive, si sente forse la mancanza di variazione, cosa che sarebbe stata forse possibile anche al tempo, magari introducendo boss di fine livello o differenziazione nelle astronavi nemiche. Stiamo però parlando di concetti ancora lontanissimi per un’epoca del videogioco che stava sbocciando e entrando sul mercato.
Retrogramers al cabinato
Che dire, giocatelo, assolutamente per vedere da dove proviene la vostra passione. Space Invaders dal lontano 1978 è riuscito infatti a creare una vera e propria icona, i suoi sprites indimenticabili sono ancora oggi simbolo del mondo dei videogiochi esattamente quanto Pacman e tutte quelle icone che anno, dopo anno, hanno creato un immaginario ben preciso e dato valore a un media relativamente nuovo che ogni giorno si afferma nelle nostre coscienze sempre di più.
