Il draghetto è tornato

L’intera saga di Spyro the Dragon viene riproposta in una versione che più che remastered sembra proprio un gioco nuovo, tanto che gli sviluppatori non hanno lavorato sul materiale originale, ma si sono occupati di costruire da zero una riproduzione rivisitata dei titoli che abbiamo amato nel passato.

Il risultato è a dir poco eccellente e le riviste di settore hanno dato un voto unanime a questa opera che più che una remaster, sembra un rilancio a tutto tondo di una IP ancora in grado di far sognare.

Oltre alle meraviglie grafiche che troviamo nelle nuove versioni del gioco, anche il design di alcuni personaggi (per esempio i draghi da liberare del primo), oltre che dialoghi e personalità sono stati affinati, donando nuova linfa a meccaniche e tecniche di narrazione videoludica vetuste.

Spyro torna quindi alla carica offrendo una trilogia impeccabile che eleva il draghetto ai fasti di idraulici, porcospini e altre amenità del mondo dei videogiochi.

Un lavoro certosino

Quello che più si nota nella nuova versione del nostro amato Spyro è una grande cura, oltre che una passione palpabile per la produzione. Mentre alcune remaster si limitano al minimo indispensabile per portare prodotti del passato al passo con i tempi. Spyro: Reignited Trilogy sembra non trascurare alcun dettaglio, regalando al giocatore un mondo stupendo da vedere e esplorare, colmando quegli ampi spazi deserti con una vegetazione rigogliosa e donando a personaggi e ambienti una vita che traspare dallo schermo.

Unica pecca, la mancata revisione dei comandi, che sembrano stridere un po’ con la qualità generale e restano più o meno fedeli ai non eccezionali controlli del passato.

In conclusione però, Spyro: Reignited Trilogy è esattamente ciò che desideravamo e lascia sperare che le avventure di Spyro possano tornare a solcare i nostri schermi in questa o nella prossima generazione.

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