Super Hang-On, e tutta la serie cui appartiene, resta il simbolo di una categoria spesso bistrattata nel settore videogame cioé i giochi di guida basati sulle moto. Nato come titolo arcade da sala giochi, è su Mega Drive che vide la sua massima e migliore espressione. Questo perché Sega ebbe la geniale idea di espandere i contenuti con una vera e propria carriera.
Sembra un discorso scontato, perché oggi tutti i titoli sportivi offrono questa modalità, ma quanti lo facevano nel 1989? Allora si correva per una partita veloce e stop, con tutte le pessime conseguenze che ciò aveva sulla durata di un gioco. Nel caso di Super Hang-On, la possibilità di assumere personale e sviluppare la nostra scuderia, potenziando anche la moto, dava al gioco uno spessore invidiabile.
Peccato che i tracciati e le ambientazioni fossero sempre gli stessi della modalità arcade e quindi venissero velocemente a noia. Ma i veri appassionati delle due ruote avevano comunque nuovi stimoli per continuare a giocare, nei pezzi di modifica e negli effetti che avevano sulla guidabilità del mezzo. Considerando che tutto questo è diventato lo standard nel genere racing, ecco che si vede la genialità del team creativo.
Soprattutto se consideriamo che la parte spiccatamente arcade reggeva molto bene il confronto con il coin-op e ancora oggi fa una discreta figura. A parte gli ovvi limiti tecnici, la grafica mostra un’ottima sensazione di velocità e le musiche sono tuttora molto orecchiabili. La trovata del turbo, inoltre, inserisce quel pizzico di rischio aggiuntivo quando si devono racimolare secondi rischiando cadute extra.
Grazie al successo ottenuto su quasi tutti i formati che l’hanno visto, Super Hang-On è stato subito riconosciuto tra i migliori giochi di moto sulla piazza. Ma si è trattato di una popolarità piuttosto breve, perché al contrario di altre serie firmate Sega i seguiti sono stati pochi e spesso deludenti. Rimane, comunque, tra le migliori conversioni di sempre in arrivo dalle sale giochi, e non è poco.