Il mondo è delle corporazioni
Uscito nel 1993, Syndicate è un vero e proprio capolavoro intramontabile. Uno dei migliori giochi di strategia di sempre e un titolo dal carisma e dallo stile irraggiungibili che lo rendono ancora oggi una icona e un modello da seguire per chiunque tenti di percorrere la strada di questo gigante.
Ci troviamo in un mondo distopico, una società controllata da megacorporazioni senza scrupoli che combattono per contendersi il dominio e il potere. Prenderemo la guida di una di queste, gestendone le forze armate, sviluppando la ricerca e modificando i nostri soldati trasformandoli in cyborg per renderli sempre più efficienti. Il tutto in una serie di missioni uniche, dove saboteremo, uccideremo e danneggeremo le corporazioni avversarie.
Nessuna regola
Il gioco è diviso in due fasi, una di pianificazione in pieno stile X-Com e una di puro combattimento da RTS in tempo reale dove guideremo la nostra squadra per le varie aree di gioco e in cerca degli obiettivi. Eccoci quindi in un mondo cyberpunk, vivo e vibrante, ci saranno città, civili che si danno alla fuga o avvertono le forze di sicurezza, auto e tutto ciò che si può trovare in un mondo che a la Blade Runner. La particolarità è che per raggiungere il nostro scopo non farà differenza se cadranno anche innocenti sotto ai nostri proiettili. Le multinazionali non guardano in faccia a nessuno e sono pronte a sacrificare città intere per raggiungere i loro obiettivi.
Un grande capolavoro
Syndicate è appassionante, profondo come pochi titoli, divertente e appagante in ogni sua sfaccettatura. Quello che ci troviamo a recensire è un gioco eccezionale, un capolavoro senza tempo di cui si sente una fortissima mancanza, colmata forse solo da prodotti come la nuova serie di X-Com e da qualche impavido indie, che ha tentato di seguire le tracce lasciate da un grande maestro.
