Il primo adattamento delle tartarughe ninja per NES non era il picchiaduro che si aspettavano tutti, ma un action game comunque ben riuscito. Teenage Mutant Ninja Turtles risultava molto avanti per l’epoca, il finire degli anni’80, visto che offriva elementi diventati poi lo standard nei giochi d’azione. Tra questi, l’uso di più personaggi giocabili, inquadrature differenti e una libertà d’azione quasi free-roaming.
Graficamente non era il massimo, è bene dirlo subito, a parte qualche fondale ben riuscito e un paio di personaggi discretamente animati. Le tartarughe ninja erano tutte uguali tra loro, i nemici pure e i rallentamenti (con flickering annesso) sempre dietro l’angolo. Konami, la casa produttrice, non si era sforzata moltissimo sulla parte grafica, mentre era evidente la cura per il sonoro nelle ottime musiche.
Più di ogni altra cosa, il gameplay di Teenage Mutant Ninja Turtles aveva talmente tanti aspetti ben riusciti da risultare interessante ancora oggi. Ad esempio, se uno dei quattro protagonisti restava senza energia, veniva catturato dal nemico ma si poteva recuperare trovando il posto in cui era tenuto prigioniero. Anche gli obiettivi da completare in ogni livello erano molto vari, e la trama arricchita da colpi di scena in stile cartone animato.
Oltre alla grafica leggermente sotto tono, l’unico altro difetto da segnalare si trovava nella difficoltà sbilanciata. Si passava da sezioni facilissime a punti quasi impossibili, indipendentemente da quanto fossimo andati avanti. C’era anche qualche imprecisione nei comandi a livello di salti e velocità dei Turtles, ma erano imprecisioni comuni a gran parte della produzione dell’epoca.
Complessivamente, Teenage Mutant Ninja Turtles fu una vera sopresa per i videogame di fine anni ’80 e un successo mondiale, tanto da essere riadattato in seguito anche su altri formati. Konami, insomma, era riuscita a spremere al meglio questa console puntando non tanto sull’estetica, quanto sulla giocabilità. E infatti bastano pochi minuti per rendersi conto che molti giochi d’azione moderni devono parecchio a titoli come questo.