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Test Drive – Commodore 64

Test Drive rappresenta il precursore di molte serie automobilistiche, Need for Speed su tutte, e l’antenato delle simulazioni di auto sportive. Quando uscì nel 1987, i giochi di guida erano rappresentati da “macchinine” cubettose inquadrate dall’alto o impegnate nelle classiche corse a checkpoint. Il titolo firmato Accolade cambiò tutto: non c’erano più bonus e potenziamenti, perché bisognava saper guidare davvero.

Test DriveIl gioco metteva a disposizione alcune delle auto sportive più famose dell’epoca, tra cui Ferrari Testarossa e Lamborghini Countach. Tutte dovevano essere controllate usando al meglio il cambio manuale e c’era perfino il rischio di rompere il motore mandandolo fuori giri. Le cambiate, già da sole, rappresentavano una complicazione non da poco, in un’epoca dove guidare voleva dire solitamente premere un solo tasto.

Anche l’inquadratura da dentro l’abitacolo, e la fedele riproduzione dei vari cruscotti, erano un’anteprima di quanto sarebbe arrivato dieci anni più tardi. La visuale interna, ai tempi, era improponibile per i limiti hardware del Commodore 64 che infatti spuntavano subito dalla prima partita. Lo scrolling scattoso della strada, il traffico formato da veicoli molto squadrati…Test Drive non è mai stato bello da vedere e questo lo sapevano tutti già all’uscita. Senza contare i caricamenti ovunque e le continue interruzioni che provocavano.

Test DriveFu invece molto divertente da giocare e una vera rivoluzione per il genere racing, visto che cambiava tutte le basi di questa categoria. L’obiettivo era spingere al limite, su una strada di montagna e con altri veicoli in transito, varie supercar evitando le attenzioni della polizia. In nostro aiuto, c’era lo scanner delle forze dell’ordine attaccato al soffitto dell’auto e pronto ad avvisarci quando una pattuglia si trovava nelle vicinanze.

Tutto questo fece del gioco firmato Accolade un successo clamoroso su tutti i formati dove venne pubblicato, dando inizo a una serie proseguita fino a qualche anno fa. Purtroppo, con il tempo si è persa la vena “simulativa” degli inizi a favore delle influenze arcade, mentre già il primo episodio era votato al realismo. Oggi fa tenerezza nella grafica e nei limiti del gameplay, ma senza Test Drive metà dei giochi di guida successivi non sarebbero mai esistiti.

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