Cronoviaggiori retro
Uscito nel 1993 con il suo primo episodio, Time Runners: The Gateway of time è un’altra opera della mitica Simulmondo, fiore all’occhiello della produzione videoludica italiana che ci piacerebbe vedere tornare ai fasti del tempo.
Ancora una volta il team di Simulmondo non ha paura di inventare e creare, dando vita a una mitologia eccezionale, fatta di personaggi supereroistici, paradossi temporali e sci fi pop, basti pensare alla specie di motorino che permette al protagonista di muoversi per le ere temporali.
Time Runners è un eccellente lavoro, sia sotto il punto di vista narrativo che su quello tecnico. Come da marchio Simulmondo, il giocatore si troverà immerso all’interno di un mondo dettagliato, fatto di personaggi carichi di carisma e originali, che avrebbero meritato maggiore visibilità e un proseguo delle loro vicende.
Senza muoversi su territori sicuri come quelli di un Dylan Dog di epoca Slcavi, Simulmondo restituisce un adventure ambientato in un universo sfaccettato e credibile, ricco di personaggi indimenticabili.
Sperimentazione e avanguardia
Anche sotto il punto di vista del gameplay, il team italiano decide di osare. Anziché proporre una classica avventura punta e clicca, la strada intrapresa è quella di Simulman, gameplay che fonde meccaniche ispirate all’action 2d con il più classico degli adventure.
Il risultato finale è un primo episodio che parte col botto, facendo strada alla vicenda che si snoda per ben 30 episodi, regalando un arco narrativo sfaccettato e complesso che si muoveva sulla falsa riga di una serie a fumetti.
Un’avventura straordinaria quella di Simulmondo che ancora una volta, su queste pagine, ci porta quasi alle lacrime con la nostalgia. Tra colonne sonore indimenticabili e personaggi di grande livello che hanno segnato in modo definitivo il videogioco nostrano.
Un faro nell’oscurità verso il quale sarebbe importante volgersi, anche per muovere i primi passi nell’attuale mondo dei videogiochi, cercando di proporre e innovare anziché seguire la massa.