Mi ricorda qualcosa
Uscito nel 1991, Tiny Toon porta il cast della serie animata Warner dentro al mondo dei videogiochi, e lo fa in modo davvero eccezionale, tranne per un piccolo particolare… Tiny Toon è sostanzialmente una total convertion di Super Mario, attenzione questo non va a danneggiare il risultato finale, anzi, si sfiora però davvero il plagio nelle meccaniche e nelle sequenze di gioco. Ci troviamo infatti di fronte a un platform che ricalca esattamente la struttura del famoso idraulico italiano, questa si ritrova a dirittura nei comandi dove avremo la possibilità di correre tenendo premuto il tasto B e così via. Il risultato è molto positivo, immaginatevi super mario con i Tiny Toons e la recensione è fatta.
Grafica superlativa
Eccezionale, superiore anche al rinomato idraulico con la passione per la psilocibina, è proprio la grafica. Ci troviamo infatti di fronte a uno stile visivo impressionante e a personaggi realizzati in modo tale da sfruttare al massimo ogni pixel e far sembrare il titolo già un prodotto di era Snes piuttosto che NES. Tiny Toon è divertente, colorato e frentico, piacevoli sono personaggi e sequenze e, sostanzialmente, per chiunque abbia completato e stracompletato Super Mario è un tuffo alternativo in un mondo familiare ma non troppo.
Un clone che ci voleva
Se amate Tiny Toon e amate i platform questo titolo fa assolutamente per voi. In conclusione, mentre moltissimi altri giochi hanno tentato di emulare la serie Nintendo, Tiny Toon, sotto la guida di Konami ci riesce a pieno, cosa non scontata nemmeno per un clone, e, in un’epoca priva di mods (su consolle), la rivisitazione in salsa cartoon può solo fare piacere e regalare altre ore di divertimento agli amanti dei salti in testa, delle piattaforme e dei potenziamenti da prendere al volo. Un reskin di Super Mario che convince più che mai.