Tom & Jerry 2 fu ingiustamente massacrato dalla critica all’uscita, nel lontanissimo 1989, a causa dei controlli poco intuitivi e della difficoltà sbilanciata. Eppure si trattava di un buon gioco, ottimo a livello realizzativo dato che univa elementi di generi diversi e almeno due motori grafici separati (senza caricamenti in mezzo). Nemmeno la giocabilità, unendo caratteristiche miste platform/puzzle, risultava così deludente.
Lo sviluppatore Magic Bytes aveva puntato tutto sulla parte tecnica e lo si notava subito: C’erano molti colori, ottime animazioni, musiche ed effetti insieme (cosa rara viste le limitazioni dell’hardware). Avevamo perfino apposite schermate per inizio e fine partita, proprio come sulle migliori console del periodo. Lo schema di gioco si basava sulla classica fuga di Jerry dalle attenzioni del gatto Tom, recuperando allo stesso tempo più formaggio possibile.
Inquadrato lateralmente e ripieno di piattaforme, ogni livello era un locale della casa enorme in cui abitano i protagonisti. Il formaggio da recuperare si trovava in posizioni difficili da raggiungere senza essere catturati da Tom, quando si perdeva tempo prezioso sul limite totale. Finito il tempo, finiva ovviamente la partita ma avevamo diversi modi per evitare che ciò accadesse.
Il metodo più sicuro era l’uso degli oggetti come trappole. Facendo cadere una buccia di banana, ad esempio, si vedeva Tom scivolare fuori dallo schermo regalandoci così secondi preziosi. Un elemento piuttosto innovativo, per l’epoca, erano le fasi di collegamento in stile 3D: entrando nelle varie tane di Jerry, si passava a scene di corsa con il topo inquadrato da dietro. Queste sezioni, ripiene di trappole e bonus, collegavano le varie stanze.
Se tecnicamente era ai massimi livelli per la categoria, Tom & Jerry 2 (noto anche come Tom & Jerry: Hunting High and Low) aveva anche qualche bug di troppo. Capitava di vedere il nostro “cacciatore” ignorarci completamente e passare oltre, o finire incastrato nello scenario. Ma la parte peggiore restavano i comandi per muovere Jerry, lenti e poco puntuali. Con la pratica si imparava a giocare discretamente, ma a molte persone mancò la pazienza per farlo.