E adesso… tutti in groppa ai maiali!
Uscito nel 1997, Tombi è una vera ventata d’aria fresca nel mondo dei platform. Colorato, divertente, caotico, Tombi rompe tutti gli schemi e riesce a ridare vita e vigore a un genere amatissimo ma dove spesso si tende al copia incolla.
Con Tombi niente sarà prevedibile e salterà sempre fuori quello che meno ci aspettiamo. Il gioco vanta una grafica coloratissima e curata, un character design eccezionale, carismatico e sopra le righe, il tutto condito da un level design di livello e da un sonoro piacevolissimo.
Eccoci così di fronte a una delle vere grandi perle dell’era Playstation, un gioco davvero unico tanto da essere ancora in voga tra migliaia di streamers e retrogamers.
Di fronte a Tombi difficilmente avrete la sensazione di un prodotto del passato, vi sembrerà anzi di essere davanti a un gioco uscito da poco, innovativo quanto geniale, demenziale quanto intelligente.
Un gameplay imprevedibile
Caratteristica principale del titolo è il gameplay davvero interessante. Le fasi di gioco saranno infatti suddivise in missioni, tutto questo però si andrà a fondere con sequenze di classico platforming. Eccoci quindi di fronte a qualcosa che fa sposare l’adventure con il platform, senza trascurare alcuni elementi totalmente fuori dagli schemi come la possibilità di muoverci in più dimensioni e l’utilizzo creativo dell’ambiente.
Descrivere Tombi non è facile, Tombi è una valanga di stravangza e di colori, un gioco folle e divertente che ancora oggi si annovera tra i migliori titoli del genere e tra i platform più amati di sempre.
Che dire, non potete che recuperarlo, da giocare ad ogni costo, sia su consolle originali che nelle sue riproposizioni in edizione digitale.
Tombi non vi deluderà e soprattutto sarà in grado di mostrare quanto il game design possa spingersi anche in un titolo platform… peccato non si osi più così tanto, e soprattutto viene da chiedersi perché non arriva un bel sequel o una remaster di questo grande capolavoro?