Top Gun è un classico degli anni ’80 quindi non poteva snobbare la console di riferimento dell’epoca, il Nintendo Entertainment System. Anche senza Tom Cruise, o forse per questo motivo, l’adattamento firmato Konami riuscì a convincere tutti e resta uno dei migliori titoli visti su NES. Era uno sparatutto in soggettiva che riprendeva ambientazioni e atmosfere della pellicola, inserendo diverso materiale inedito.
Quando gli shooter in prima persona nemmeno esistevano e i simulatori di volo erano agli esordi, eravamo nel 1987 e il film di Top Gun era uscito da circa un anno. Tutti l’adoravano e Konami colse l’occasione al balzo per sfruttare la popolarità della pellicola nei videogame. Caso più unico che raro, il gioco non faceva rimpiangere il film grazie a una realizzazione sopra la media dell’epoca. Guardate l’F-14 che accende i motori, qui a lato, e provate a dire il contrario!
Il gameplay non brillava per innovazione, visto che parliamo di un arcade limitato agli aerei e al combattimento in volo. Si dovevano completare obiettivi molto specifici cercando di riportare a casa la pelle, nient’altro. Ma il modo con cui era presentata l’azione rappresentava qualcosa di spettacolare per l’epoca, fuori dalle sale giochi. Il piccolo NES riusciva a dare una buona sensazione di velocità mentre il ritmo generale restava sempre elevato.
In più, c’era la fase di atterraggio sulla portaerei che ha reso celebre Top Gun tra tutti i possessori di Nintendo Entertaiment System. Richiedeva una minima conoscenza dell’inglese, per rispettare gli ordini della base, ma era esaltante quando si riusciva ad allineare perfettamente il nostro aereo (ottenendo l’apposito bonus). Anche da questi dettagli, si vede come Konami non volesse solamente pubblicare l’ennesimo tie-in.
Top Gun fu un grande successo, non solo di vendite grazie alla pellicola ma anche per meriti propri. Era sicuramente ripetitivo e molto specifico come target, ma riuscì a convincere anche chi odiava aerei e simili. Molto prima di Ace Combat, insomma, i primi successi in materia di caccia e combattimenti arrivavano già dal Giappone.