Di pirati non ce ne sono mai troppi
Uncharted Waters: New Horizons, esce nel 1994 per Sega Mega Drive e riceve porting su varie piattaforme tra le quali Super Nintendo e PC. Il titolo è una vera e propria simulazione di vita da corsaro con forti componenti jrpg, un mondo open World e una trama principale da seguire, di tanto in tanto per permettere il proseguimento della storia principale. Il core del gioco è incentrato sulla libertà e ci vedrà viaggiare per acque lontane, fare scambi, battaglie e esplorazioni di ogni genere all’interno di un titolo di enorme respiro che sembra precorrere e forse superare la vastità degli open world attuali.
Un’avventura curata
Uncharted Waters: New Horizons, non è solo meccaniche, il gioco è estremamente affascinante e mostra una eleganza generale e una cura certosina dei particolari. Le musiche sono straordinarie, capaci di trasformare la pixel art in qualcosa di vivo che si manifesta nella mente del giocatore. Ci vuole fantasia, data la grafica minimale, ma la fantasia non tarda ad arrivare e, pochi pixel, danno vita a un mondo vivo e pulsante, superiore e molto più magico e misterioso dei titoli ad alto impatto visivo, vecchi o moderni che siano. Uncharted Waters: New Horizons è una piccola perla, un gioco particolare, dedicato a una nicchia di giocatori ma capace di regalare incredibili soddisfazioni.
Salpare verso mari ignoti
Se avete voglia di qualcosa di diverso, allora è il caso di recuperare questo piccolo capolavoro, un gioco che si lascia giocare, senza darci particolari obblighi oltre alle missioni di trama principali. Un titolo che spinge alla sperimentazione alla scoperta, ideale per partite dove magari non vogliamo nemmeno vedere il finale, ma semplicemente perderci in un mondo piratesco, viaggiare per mari pixellosi e avventurarci verso l’ignoto, come accadeva solo nei titoli del passato.