Le armi selvagge
Uscito in Europa nel 1998, Wild Arms è in realtà, nella sua versione giapponese, uno dei primissimi jrpg per la console.
Ci troviamo di fronte a un gioco molto interessante che ci introduce a un mondo a dir poco strano, caratterizzato da una ambientazione western con componenti tecnologiche avanzate, il tutto unito all’immaginario del medioevo occidentale. Una ambientazione assolutamente inedita, capace di dar vita a scenari interessanti a di donare immediatamente personalità al titolo.
Il gioco vanta una grafica particolare, composta da un 2d dettagliatissimo nelle sequenze di esplorazione e interazione che si alterna a un 3d durante le battaglie, tanto da risultare alquanto strano dato che i due stili sono completamente differenti, non come accade nel Super Deformed contro personaggi interi che abbiamo imparato ad amare in Final Fantasy VII. In questo casi infatti il contrasto è enorme e pare quasi di trovarci di fronte a due differenti titoli.
Una storia intrigante per un jrpg di livello
Wild Arms è un bellissimo gioco, ricco di momenti memorabili e forte di un cast tutto particolare. Il gioco si muove su vari strati temporali raccontando una epica guerra contro una razza aliena e fondendola con il tempo presente dove i nostri eroi vanno in cerca di avventure finendo coinvolti in qualcosa di molto più grande di loro. Un cliché arcinoto che in questo caso funziona, grazie anche a un setting di altissima qualità, a un character design unico e a un sistema di combattimento a turni relativamente classico ma in grado di modificare il tutto con la meccanica delle armi da fuoco e l’ispirazione tecno western.
Wild Arms è un titolo molto amato dal pubblico e uno dei jrpg storici della gloriosa epoca Playstation, un prodotto che farà la gioia di chiunque sia in cerca di un jrpg vecchia scuola e che rimane sempreverde grazie alle sue meccaniche piuttosto moderne.