Ancora xenomorfi
Uscito nel 1990 per Commodore 64, Xenomorph è un titolo ce pesca a piene mani dalla saga di Alien, senza però averne le licenze ufficiali. Il risultato è forse migliore dei tie in autorizzati, almeno per quanto riguarda l’atmosfera, sotto il punto di vista tecnico, infatti, il titolo zoppica un po’, soprattutto data la sua epoca di programmazione che non lo mette tra gli albori del videogioco, ma che lo pone invece in competizione con opere già visivamente straordinarie
Xenomorph ci vedrà esplorare la nostra astronave, invasa da una terribile minaccia aliena, durante il nostro peregrinare ci troveremo così tra angusti corridoi con pericoli che sbucano da dietro l’angolo e con la necessità di gestire armi, medikit e pass di vario genere per aprire le porte più disparate.
Rpg abbozzato
I combattimenti di xenomorph sono gestiti attraverso un sistema rpg a turni simile a quello dei roguelike, il sistema non brilla particolarmente e, forse, un sistema di lotta action avrebbe giovato alla produzione e alla tensione generale. Non è comunque tutto da buttare e xenomoprh riesce a difendersi almeno fino a raggiungere la sufficienza per quanto riguarda le meccaniche.
Davvero brutta è la componente grafica che, nonostante un design di qualità (un po’ scopiazzato se dobbiamo essere sinceri), cade negli elementi puramente grafici, nelle animazioni praticamente inesistenti e nello scarso dettaglio delle ambientazioni.
Un gioco del passato
Xenomorph è quindi un titolo del passato che nel passato rimane. Un gioco piacevole per alcuni aspetti ma davvero troppo datato per il giocatore moderno. Affrontare xenomorph al giorno d’oggi ci mette nella situazione di poterlo consigliare solo ai veri patiti del retrogaming e ai nostalgici che l’hanno magari posseduto o desiderato in quei lontani anni 90. Per tutti gli altri ci sono davvero troppi titoli superiori per andare a ripescare un’opera che raggiunge a malapena la sufficienza.