Yoshi’s Island è riconosciuto all’unanimità dalla critica come il miglior platform della storia, eppure resta parecchi gradini sotto Mario in quanto a popolarità. Per quale motivo? Cercheremo di scoprirlo nelle righe sottostanti, senza nulla togliere a quello che resta un classico della produzione Nintendo.
Uscito purtroppo alla fine della vita commerciale del Super NES, riuniva Mario e Yoshi in versione di prequel. Stavolta era il simpatico dinosauro, anzi un vero esercito di dinosauri, a occupare il ruolo di protagonista e guardia del corpo di baby mario. L’obiettivo era portarlo sano e salvo attraverso i livelli sfruttando le tante risorse a disposizione di Yoshi, trasformazioni comprese.
Ma l’aspetto che più colpisce di Yoshi’s Island, ancora oggi, è la realizzazione tecnica quasi totalmente 2D con elementi 3D inseriti puntualmente grazie al chip Super FX2. Quest’ultimo veniva usato per arricchire lo stile grafico “dipinto” in alcuni momenti chiave come, ad esempio, gli scontri con i boss. L’intera grafica, comunque, è tuttora tra le massime espressioni mai viste in campo bitmap per stile, scelta dei colori ed effetti speciali.
Il gameplay non era da meno, considerando gli elementi ripresi da Mario e quelli aggiunti per l’occasione. Come la necessità di recuperare baby mario quando si veniva colpiti, e sentirlo piangere mentre fluttuava nel vuoto. O ancora, le tante sorprese inserite nei livelli che in base allo scenario cambiavano totalmente trappole, nemici e bonus. Ciò rendeva Yoshi’s Island una vera e propria epopea per gli appassionati del genere platform.
Eppure, come detto all’inizio, viene celebrato molto meno di Mario benché non abbia veri difetti. Forse l’eccessivo affollamento dei livelli, che talvolta risultavano troppo caotici, e il poco carisma del personaggio principale. Yoshi è sempre stato considerato un ottimo comprimario, ma come protagonista non ha mai avuto molto fascino. Detto questo, si tratta di semplici gusti perché stiamo parlando di un titolo che da oltre vent’anni dà sonore lezioni a tutti in materia di piattaforme.