Ritorno alle origini
Una delle critiche ricevute dal capolavoro The Legend of Zelda: Breath of the Wild, è quella di non contenere dungeon classici, enormi labirinti caratterizzati da boss e miniboss che gli utenti si aspettavano, soprattutto di fronte alla mastodontica mappa del gioco.
Lo Zelda Switch (e WiiU) ha optato invece per una moltitudine di scrigni, minidungeon divertenti e capaci di spingerci ad esplorare ogni angolo della mappa, ma incapaci di comunicare le stesse meraviglie dei diversi dungeon a cui la serie ci ha abituati, in particolare a causa di uno stile sempre uguale, assenza di boss unici e altri difetti che, a distanza di anni si possono notare.
A quanto pare, Nintendo ha ascoltato i fan e, per il secondo capitolo della serie, arriveranno classici dungeon, più adatti alla natura dark e sotterranea che sembra aver presto il sequel di Breath of the Wild.
La conferma arriverebbe da alcuni annunci di lavoro dove Nintendo sembra alla ricerca di un level designer capace di creare appassionanti Dungeon.
Breath of the wild 2, potrebbe quindi raggiungere apici mai visti nell’intera saga, andando a colmare i difetti del primo capitolo con una narrativa forte e meno rarefatta e dungeon giganteschi con canonici boss.
Dungeon o scrigni?
Resta da capire però che cosa intenda Nintendo per Dungeon.
Siamo però convinti che il nuovo Zelda vanterà dungeon veri e propri, e non vediamo davvero l’ora di poterci mettere le mani.
Purtroppo, la notizia conferma anche uno stato dei lavori ben lungi dalla completezza.
Per tornare ad Hyrule in compagnia di una nuova avventura dello Zelda moderno dovremo aspettare un bel po’.
L’utilizzo di asset precedenti, della stessa mappa modificata e del motore grafico però ci dà qualche speranza di vedere Breath of the Wild 2 molto prima della normale attesa di sette o più anni alla quale Nintendo ci ha abituati.