Resistere alle macchine
2400 A.D. esce nel 1987 per MS DOS e ci vede alle prese con una storia distopica ambientata in un mondo dove le macchine hanno preso il controllo e alcuni uomini tentano di resistere clandestinamente. Ecco che ci ritroviamo alla guida del nostro protagonista in uno stile visivo scarno e minimale che ci vede decidere le azioni di gioco attraverso input e comandi da tastiera sulla falsa riga delle avventure testuali.
Il gioco ricorda moltissimo Ultima e ne segue più o meno le orme, offrendo però più che un vero e proprio gdr, una sorta di avventura grafica atipica.
Un mondo vivo con poco da fare
Il problema di fondo di 2400 A.D., cosa che venne ampiamente criticata già all’uscita, è quella di trovarci di fronte più a quelli che vengono oggi definiti come “walking simulator” che davanti a un gioco vero e proprio. 2400 A.D. racconta una storia in maniera molto semplice, ci lascia esplorare il suo mondo, scoprire i suoi personaggi, ma tutto in modo molto rilassato, senza vere e proprie sfide e senza niente che lo possa mettere in competizione con i gdr dell’epoca. Questo diventa così un elemento estremamente soggettivo che può portare a farci amare il titolo, nel caso siamo in cerca di una storia interessante da seguire passivamente, o a farcelo odiare, se quello che desideravamo era un gdr cyberpunk come tacitamente promesso dai produttori.
Giocare o non giocare?
2400 A.D. è senza dubbio un titolo interessante che ci permette anche di impratichirci con le meccaniche, al giorno d’oggi piuttosto ostiche, dei titoli di questo genere.
Un gioco per chi ama le ambientazioni sci-fi e distopiche ma che è difficile consigliare a chi sta solo cercando un buon gdr vecchia scuola. In questo caso si può decisamente puntare verso altri lidi e verso titoli di ben altro livello e qualità.