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I videogiochi piccanti del passato (e non solo)

Il mondo dei videogiochi non ha mai mancato di fare le sue escursioni nel mondo hot, tra accompagnatrici virtuali e vere e proprie avventure a sfondo erotico.

Le famose nude mode, che ancora fanno parte della cultura videoludica, hanno avuto la loro origine nel cheat storico che permetteva di spogliare Lara Croft nel primo Tomb Raider.

Ma se i cheat sono un elemento, i giochi dedicati all’erotismo ci sono e come, e la produzione non si è affatto fermata.

Gli antesignani

Se andiamo a scavare negli albori del videogioco ecco che salta fuori Softporn Adventure (Apple II, 1981), avventura testuale che ci vedeva alle prese con un seduttore impegnato a conquistare, e non solo, diverse donne.

Un gioco tutto fantasia, che portava comunque l’erotismo nel mondo dei videogiochi, in particolare con una copertine a dir poco piccante che che ne decretò in parte il successo.

Altro titolo che ha fatto la storia è Custer’s Revenge (Atari 2600, 1982), qua di piccante non c’è in realtà molto, solo caricature di cowboy e native americane nude in un titolo che è più parodia che altro.

Fatto sta che, sulla carta, il richiamo all’erotismo e ai fumetti piccanti dell’epoca non mancava, in particolare nelle illustrazioni ben lontane degli enormi pixel del gioco.

Poi venne Larry.

La saga di Larry racconta le avventure di un goffo seduttore alle prese con storie divertenti e momenti erotici. Che dire, qua i disegni sono anche abbastanza spinti e la comicità si fonde ad erotismo vero e proprio con immagini hot che hanno segnato molti dei nostri lettori.

Larry comunque fa ridere, non si prende in alcun modo sul serio e regala momenti spassosi come pochi titoli.

Lula the sex empire

Chiave di volta del genere, fu Lula the sex empire.

In questo caso eravamo alle prese con un gestionale dove guidavamo una porno attrice alla conquista del mondo del porno. Dai film fino a diventare produttrice di fama.

Anche qua la comicità non manca, ma non mancano nemmeno scene ai limiti del pornografico. Il gioco era infatti vietato ai minori di 18 anni.

Tra le avventure erotiche, tornando un po’ indietro non mancano Emmauelle (Amiga, 1989) – Geisha (Amiga, 1990) – Fascination (Amiga, 1991).

Titoli anche in questo caso con elementi grafici, che hanno segnato l’immaginario piccante dei videogiocatori dell’epoca.

Le escort virtuali

Ecco che dopo un periodo di relativa innocenza e ricerca nel videogioco erotico, sono arrivate le prime escort virtuali, anzi reali. Non come quelle a 8 o 16 Bit, ma visibili in HD nei tantissimi siti web del settore, primo tra tutti Arcaton.com, nei quali oltre a guardarle ed ammirarle puoi “conoscerle” direttamente.

Il mondo dei videogiochi offre anche vere e proprie cyberaccompagnatrici, partite da rudimentali progetti del passato fino ad evolvere in titoli più complessi e realistici, come quelli dei giorni nostri.

Partiamo così da signorine che ci allietano sul desktop, fino ad arrivare a veri e propri simulatori di sesso, evoluti nel tempo assieme alla grafica 3d.

Che dire, l’avventura nell’erotismo del mondo dei videogiochi, potrebbe davvero essere solo agli albori.

I commenti del pubblico

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