Nel panorama videoludico, poche distinzioni sono altrettanto radicate e allo stesso tempo dibattute quanto quella tra WRPG (Western Role-Playing Games) e JRPG (Japanese Role-Playing Games). Sebbene entrambi condividano l’eredità dei giochi di ruolo cartacei, queste due scuole di pensiero hanno evoluto filosofie di design completamente diverse, riflettendo le rispettive culture e tradizioni narrative. Questa divisione non è meramente geografica, ma rappresenta due approcci fondamentalmente differenti al concetto stesso di “interpretare un ruolo” in un mondo virtuale.
Le Radici Storiche: Due Tradizioni che Nascono da un’Unica Fonte
Gli Albori Occidentali
I giochi di ruolo occidentali hanno le loro radici nel fertile terreno dei primi computer universitari degli anni ’70. Il punto di partenza del genere è essenzialmente occidentale, con i primi autori di giochi di ruolo elettronici che erano stati prima giocatori di ruolo cartacei, di Dungeons & Dragons in particolare.
Il primo gioco di ruolo della storia, Akalabeth per Apple II, creato da un giovane studente americano del Texas, è considerato il precursore della saga Ultima. Sempre per Apple II uscì nei primi anni Ottanta Wizardry, che ebbe un notevole successo anche in Giappone e rappresentò un punto di svolta cruciale.
L’Adattamento Giapponese
È proprio da Wizardry che le saghe di JRPG più famose, come Dragon Quest e Final Fantasy, hanno preso quegli aspetti nel gameplay che le hanno rese celebri in tutto il mondo. Nel 1986, Dragon Quest di Yūji Horii gettò le basi per tutti i JRPG successivi, canonizzando il modo di fare giochi di ruolo dei giapponesi su console.
Il primo Dragon Quest uscì nel 1986 per il Nintendo Famicom, e nei due anni successivi uscirono il secondo e il terzo capitolo, facendo entrare l’opera di Yūji Horii nell’Olimpo dei titoli più venduti e amati in Giappone. Horii si ispirò direttamente a Wizardry e Ultima dopo aver vinto un concorso che gli valse un viaggio in America, dove scoprì questi titoli rivoluzionari.
Filosofie di Design: Due Visioni del Ruolo
WRPG: “Vivi la Tua Storia”
I giochi di ruolo occidentali prevedono che il giocatore interpreti un avatar in grado di interagire con il mondo attraverso differenti sistemi, avendo conversazioni diramate con i personaggi non giocanti e permettendo a chi si trova dietro lo schermo di poter esprimere una propria morale attraverso sistemi di scelta.
Caratteristiche principali dei WRPG:
- Personalizzazione profonda: Il giocatore costruisce il proprio alter ego, può scegliere razza, classe, aspetto, caratteristiche e spesso anche orientamento morale
- Libertà narrativa: Mondi reattivi con approcci multipli alle situazioni
- Identità emergente: L’identità del personaggio è definita durante il gioco da scelte morali, relazioni con il mondo e strategie di gameplay
- Esplorazione non lineare: Ampie possibilità di esplorazione libera e scoperta autonoma
JRPG: “Ascolta la Nostra Storia”
I JRPG raccontano una storia, mentre i giochi di ruolo occidentali ti fanno vivere una storia. Nei giochi di ruolo giapponesi, il giocatore è considerato un “marionettista”, ovvero colui che sta fuori dalla scena e decide le sorti di personaggi già formati ad hoc, con un proprio nome, background, character design e ruolo.
Caratteristiche principali dei JRPG:
- Personaggi predefiniti: Protagonisti con personalità e storie prestabilite
- Narrazione lineare: Storie strutturate con enfasi su progressione emotiva e sviluppo dei personaggi
- Focus sul gruppo: Importanza fondamentale del party e delle relazioni interpersonali
- Estetica distintiva: Stile artistico ispirato agli anime e manga
Sistemi di Combattimento: Azione vs Strategia
L’Approccio Occidentale: Tempo Reale e Immediatezza
A differenza dei JRPG, i videogiochi di ruolo di matrice occidentale, dagli anni novanta in poi, hanno prediletto sistemi di gioco senza turnazioni fisse, utilizzando meccaniche come la pausa tattica per permettere al giocatore di esprimere al massimo le caratteristiche offerte dal gameplay.
I WRPG moderni tendono verso:
- Combattimento in tempo reale con possibilità di pausa strategica
- Controllo diretto del personaggio
- Meccaniche action-oriented che richiedono riflessi e tempismo
La Tradizione Giapponese: Il Fascino del Turno
Una delle caratteristiche fondamentali dei giochi di ruolo alla giapponese è la tipologia dei combattimenti. Quando l’avatar, vagando nella mappa, incontra dei mostri, la scena di gioco cambia e si viene trasportati in un’arena temporanea dove il combattimento avviene a turni.
Elementi distintivi del combattimento JRPG:
- Sistema a turni strategico che enfatizza la pianificazione
- Menu-driven combat con comandi chiari e strutturati
- Focus sulle statistiche e sulla matematica del danno
- Gestione del party con ruoli specializzati
Narrazione e Struttura: Due Modi di Raccontare
WRPG: Il Giocatore come Autore
Nei WRPG, il giocatore ha generalmente più libertà di creare la propria storia. Spesso hanno molte più opzioni di personalizzazione in termini di nome, aspetto, classe e persino opzioni di dialogo del personaggio. La strategia narrativa si basa su:
- Ramificazioni multiple con conseguenze significative
- Moralità complessa attraverso sistemi di allineamento
- Worldbuilding emergente che si svela attraverso l’esplorazione
- Protagonista silenzioso o comunque malleabile
JRPG: L’Arte della Narrazione Lineare
I JRPG tendono a raccontare la storia di un personaggio specifico. La storia del protagonista è predeterminata. Il giocatore partecipa mentre avanza nel gioco, ma segue un percorso narrativo stabilito. Le caratteristiche includono:
- Trame lineari ben strutturate con colpi di scena orchestrati
- Caratterizzazione profonda dei personaggi del party
- Sviluppo emotivo attraverso eventi drammatici prestabiliti
- Tematiche universali come amicizia, sacrificio e redenzione
L’Aspetto Estetico: Due Linguaggi Visivi
Il Realismo Occidentale
I WRPG tradizionalmente adottano un approccio più realistico nella rappresentazione grafica, con personaggi che seguono proporzioni umane e ambientazioni che richiamano l’Europa medievale o contesti fantascientifici plausibili. Questa scelta riflette:
- Immersione realistica nel mondo di gioco
- Design funzionale che privilegia la leggibilità
- Atmosfere mature e spesso cupe
- Riferimenti culturali occidentali nella mitologia e nell’architettura
L’Estetica Anime dei JRPG
La grafica dei JRPG è allineata allo stile nipponico di disegno degli anime, spesso con spade e armature fuori dalle dimensioni normali e costumi molto scenografici. Questo approccio comporta:
- Stilizzazione caratteristica con personaggi dai tratti distintivi
- Colori vivaci e design elaborati
- Esagerazione espressiva nelle proporzioni e negli effetti
- Influenza manga/anime nella caratterizzazione visiva
La Gestione del Party: Solitudine vs Compagnia
WRPG: L’Eroe Solitario
Dato che spesso il giocatore crea la propria avventura in un WRPG, probabilmente rimarrà isolato in combattimento per la maggior parte del gameplay. Questo perché spesso non c’è alcuna garanzia di come si svolgerà effettivamente l’avventura di un giocatore.
Anche quando sono presenti compagni, questi tendono a essere:
- Reclutabili opzionalmente secondo le scelte del giocatore
- Personalizzabili nelle abilità e nell’equipaggiamento
- Sostituibili senza compromettere la narrativa principale
JRPG: L’Importanza del Gruppo
Nei giochi di ruolo giapponesi è fondamentale il concetto di cooperazione tra i protagonisti di tutta la vicenda. Questo affonda le radici nella cultura giapponese rivolta alla collettività e al suo “essere un gruppo”.
Caratteristiche del party nei JRPG:
- Membri fissi con ruoli narrativi specifici
- Specializzazioni definite (guaritore, mago, guerriero, etc.)
- Sviluppo delle relazioni attraverso eventi di gruppo
- Sinergie meccaniche che richiedono coordinazione
L’Evoluzione Moderna: Confini che si Assottigliano
Ibridazione e Contaminazione
L’era moderna non vede un’unica direzione. Coesistono JRPG action AAA, JRPG a turni classici, titoli indie retrò. Il genere continua a ibridarsi: Persona con la social simulation, Rune Factory con la simulazione agricola.
Esempi di ibridazione moderna:
- Dark Souls: Sviluppato in Giappone ma con design philosophy occidentale
- The Witcher 3: WRPG con forte enfasi narrativa tipica dei JRPG
- Final Fantasy XV: JRPG che adotta meccaniche action occidentali
- Divinity: Original Sin: WRPG che incorpora elementi di party management giapponesi
Il Caso Dark Souls: Un Ponte tra Due Mondi
Dark Souls rappresenta un caso particolare e importantissimo. Pur essendo sviluppato in Giappone da FromSoftware, si distacca radicalmente dai codici tipici del JRPG. L’approccio è decentralizzato dalla trama: il mondo è “aperto”, interconnesso, criptico. Il protagonista è anonimo, senza voce, senza storia.
Meccaniche di Progressione: Due Approcci alla Crescita
WRPG: Flessibilità e Specializzazione
I WRPG tendono a offrire sistemi di progressione più flessibili, dove il giocatore può decidere come sviluppare il proprio personaggio in base al proprio stile di gioco. Elementi caratteristici:
- Alberi delle abilità aperti con molteplici percorsi
- Classi modificabili o completamente assenti
- Statistiche numerose che influenzano aspetti diversi del gameplay
- Equipaggiamento determinante per le capacità del personaggio
JRPG: Crescita Guidata e Bilanciata
I JRPG preferiscono sistemi di progressione più strutturati, dove ogni personaggio ha un ruolo ben definito che si evolve secondo percorsi prestabiliti:
- Classi/ruoli fissi per ogni personaggio
- Progressione lineare con occasionali ramificazioni
- Livellamento tradizionale basato su punti esperienza
- Abilità iconiche che definiscono l’identità del personaggio
L’Impatto Culturale: Due Filosofie di Vita
La Visione Occidentale: Individualismo e Libertà
I WRPG riflettono valori culturali occidentali come l’individualismo, la libertà di scelta e l’autodeterminazione. Il giocatore è incoraggiato a forgiare il proprio destino e a esprimere la propria personalità attraverso le scelte di gioco.
La Prospettiva Giapponese: Armonia e Destino
I JRPG incorporano elementi della cultura giapponese come l’importanza del gruppo, l’accettazione del destino e la crescita attraverso l’esperienza condivisa. Il focus è sulla storia collettiva piuttosto che sul percorso individuale.
Esempi Iconici: I Rappresentanti di Ogni Tradizione
Capolavori WRPG
- Baldur’s Gate (1998): Il gold standard del WRPG isometrico
- The Elder Scrolls V: Skyrim (2011): L’epitome dell’open world fantasy
- The Witcher 3: Wild Hunt (2015): Narrazione complessa in un mondo aperto
- Fallout: New Vegas (2010): Scelte morali complesse in un’ambientazione post-apocalittica
Pilastri JRPG
- Final Fantasy VI (1994): Considerato da molti il massimo esponente del genere
- Chrono Trigger (1995): Perfezione narrativa e meccanica
- Dragon Quest XI (2017): Tradizione e modernità in perfetto equilibrio
- Persona 5 (2016): Evoluzione contemporanea del genere con elementi di social simulation
Criticità e Punti di Forza
Limiti dei WRPG
- Dispersività narrativa: La libertà può frammentare l’esperienza
- Complessità eccessiva: Troppi sistemi possono sopraffare i newcomer
- Inconsistenza qualitativa: Non tutti i percorsi narrativi sono ugualmente raffinati
Limiti dei JRPG
- Linearità eccessiva: Poca libertà può frustrare alcuni giocatori
- Ritmo lento: Le lunghe cutscene possono interrompere il flusso di gioco
- Barriere culturali: Alcune convenzioni narrative possono risultare estranee
Punti di Forza Comuni
Entrambi i generi eccellono in:
- Storytelling coinvolgente (con approcci diversi)
- Sviluppo del personaggio (meccanico ed emotivo)
- Worldbuilding ricco e dettagliato
- Longevità e rigiocabilità
Il Dibattito Terminologico: Superare le Etichette
Figure di spicco come Naoki Yoshida, producer di Final Fantasy XVI e XIV, hanno espresso insofferenza verso il termine JRPG, percependo l’etichetta come limitante o addirittura dispregiativa. Questa resistenza riflette un’evoluzione dell’industria dove i confini geografici diventano sempre meno rilevanti.
Il termine JRPG è usato solo in Occidente ed è nato per distinguere i giochi di ruolo provenienti dal Giappone dagli altri, ma gli appassionati non lo usano in senso dispregiativo, limitandosi a collegarci il genere relativo.
Il Futuro: Convergenza o Divergenza?
Tendenze Emergenti
L’industria moderna mostra segni di convergenza:
- Studi occidentali che adottano estetiche e narrative JRPG
- Sviluppatori giapponesi che integrano meccaniche occidentali
- Giochi ibridi che combinano il meglio di entrambe le tradizioni
- Influenza reciproca sempre più evidente
Esempi di Convergenza
Titoli come Sea of Stars (sviluppato in Canada) e Chained Echoes (sviluppato in Germania) vengono accolti come JRPG autentici per la loro aderenza ai canoni stilistici del genere, dimostrando che l’origine geografica è sempre meno determinante.
Conclusioni: Due Strade, Un’Unica Passione
La distinzione tra WRPG e JRPG, pur rimanendo significativa dal punto di vista dell’analisi del design, sta perdendo la sua rigidità originaria. Non si tratta più di scegliere tra due filosofie incompatibili, ma di apprezzare due approcci complementari alla creazione di esperienze ludiche memorabili.
I WRPG continuano a eccellere nel dare al giocatore il controllo della propria storia, offrendo libertà di scelta e personalizzazione profonda. I JRPG mantengono la loro forza nella narrazione guidata, nella caratterizzazione dei personaggi e nell’estetica distintiva.
La vera ricchezza del panorama RPG moderno risiede nella coesistenza e nella contaminazione reciproca di queste tradizioni. Che si preferisca forgiare il proprio destino nelle lande di Skyrim o seguire l’epico viaggio di Cloud attraverso Midgar, entrambe le esperienze offrono quello che rende i giochi di ruolo così speciali: la possibilità di vivere vite straordinarie in mondi straordinari.
In ultima analisi, la differenza tra WRPG e JRPG non risiede tanto nella geografia quanto nella filosofia: i primi ci chiedono “Chi vuoi essere?”, i secondi ci raccontano “Chi potresti diventare”. Entrambe le domande meritano di essere esplorate, e fortunatamente, nel ricco ecosistema videoludico contemporaneo, abbiamo la possibilità di fare entrambe le cose.
L’evoluzione continua di questi generi garantisce che, indipendentemente dalle preferenze individuali, il futuro dei giochi di ruolo sarà sempre più ricco, diversificato e capace di soddisfare ogni tipo di giocatore, dall’esploratore solitario all’amante delle grandi saghe epiche.