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Intellivision Sprint: Il Ritorno di una Leggenda del Gaming che Sfidò Atari

Quando la storia del videogioco si ripete: l’annuncio che nessuno si aspettava

Chi l’avrebbe detto che nel 2025 avremmo assistito al ritorno di uno dei protagonisti più iconici della prima console war? Eppure è accaduto: tre giorni fa Atari ha annunciato Intellivision Sprint, una versione completamente rinnovata della storica console che negli anni ’80 osò sfidare il colosso americano. Un’operazione nostalgia dal sapore paradossale, se si pensa che proprio Atari ha acquisito il marchio del suo vecchio rivale nel 2024.

Il tempismo è simbolico: ricorre il 45° anniversario del lancio dell’Intellivision originale, la macchina che Mattel portò sul mercato nel 1979 per detronizzare l’Atari 2600. Oggi, in un twist degno delle migliori trame videoludiche, è Atari a festeggiare quell’anniversario con una console capace di far battere il cuore a chi c’era e di sorprendere chi non ha vissuto quell’età d’oro del gaming domestico.

La console che ridefinì il concetto di controller

Per chi non ebbe modo di provare l’Intellivision originale, parliamo di una console che fece dell’innovazione il suo tratto distintivo. Il controller, quel “telefono spaziale” con disco direzionale in basso e tastierino numerico a 12 tasti in alto, era qualcosa di mai visto. Non un semplice gamepad, ma un vero centro di comando, valorizzato dalle celebri overlay: schede trasparenti da inserire sopra i tasti per indicare le funzioni specifiche di ogni gioco.

La nuova Sprint preserva questo DNA, aggiungendo la modernità che conta. I controller sono finalmente wireless e ricaricabili: basta appoggiarli sulla console per ricaricarli. Un dettaglio che chi ha combattuto con i cavi degli anni ’80 accoglierà come una piccola rivoluzione. E sì, le overlay ci sono ancora, completamente ridisegnate per una leggibilità superiore, con due set per ciascuno dei 45 giochi inclusi.

45 giochi per 45 anni: una libreria che racconta un’epoca

La selezione non è casuale. Atari e PLAION REPLAI hanno scelto 45 titoli che sintetizzano ciò che rese grande l’Intellivision: simulazioni sportive più realistiche della concorrenza, strategici che sfruttavano il tastierino numerico e, naturalmente, i grandi classici arcade.

Tra gli sportivi figurano Baseball, Soccer, Tennis e Super Pro Football, che all’epoca stupirono per realismo e profondità. Per gli amanti della strategia ecco B-17 Bomber, Sea Battle e Utopia, capaci di trasformare il salotto in un centro di comando. Ma sono i classici arcade a far brillare gli occhi: Astrosmash con la sua frenesia spaziale; Shark! Shark! in cui un piccolo pesce scala la catena alimentare; e Boulder Dash, al suo debutto ufficiale su Intellivision dopo decenni di attesa.

La lista completa include anche chicche come Star Strike, Frog Bog, King of the Mountain e persino simulazioni inusuali per l’epoca come Body Slam Super Pro Wrestling e Deep Pockets Super Pro Pool & Billiards. Una libreria che non racconta solo la storia di una console, ma una filosofia di design focalizzata sulla sostanza più che sull’apparenza, sulla strategia più che sui riflessi.

Tecnologia moderna per un’esperienza autentica

Il vero colpo di genio sta nell’aver modernizzato l’hardware senza tradire lo spirito originale. Sprint conserva l’estetica inconfondibile dell’Intellivision — nero e oro, con pannello frontale effetto legno che urla anni ’80 — ma sotto la scocca è pensata per il 2025.

Addio agli switch RF e ai cavi che trasformavano ogni partita in un rompicapo tecnico: ora basta un cavo HDMI per collegarsi a TV o monitor moderni. L’alimentazione avviene via USB e la porta USB-A frontale apre scenari interessanti: consente di usare, tramite adattatore, i controller dell’Intellivision II (per i puristi) e, soprattutto, permette di espandere la libreria. Atari ha confermato la possibilità di aggiungere nuovi titoli via USB, anche se i dettagli operativi non sono stati ancora chiariti.

Una nota per i collezionisti: Sprint non supporta le cartucce originali. Una scelta che potrà deludere qualcuno, ma che ha senso in termini pratici ed economici. Considerata l’espandibilità via USB, le prospettive future restano comunque ampie.

Il prezzo della nostalgia: un investimento ragionevole

Capitolo prezzi: in Europa, Intellivision Sprint è già in preordine a 139,99 euro, con spedizioni dal 23 dicembre 2025, in tempo per finire sotto l’albero di molti appassionati. Negli Stati Uniti e in Australia il lancio è fissato al 5 dicembre, al prezzo di 149,99 dollari.

Una cifra che, per quanto offre la console, appare equilibrata. Non si tratta della solita “mini console” chiusa e limitata, ma di un sistema aperto all’espansione, con controller wireless di qualità e una libreria iniziale corposa. Paragonata ad altre operazioni nostalgia, il rapporto qualità-prezzo è decisamente competitivo.

L’eredità di una rivalità che ha fatto la storia

C’è qualcosa di poetico nel vedere Atari riportare in vita con cura il suo storico avversario. La sfida tra Atari 2600 e Intellivision non fu solo una questione commerciale: fu il primo grande scontro. Da un lato Atari, con l’anima arcade e l’immediatezza; dall’altro Intellivision, con l’ambizione di portare a casa esperienze più complesse e realistiche.

Matt Burnett, VP delle operazioni strategiche di Atari, ha definito la custodia del marchio Intellivision “una grande responsabilità e un’evoluzione molto divertente” del lavoro dell’azienda. Dopo l’acquisizione del brand nel 2024, Atari ha dato prova di rispetto per questo patrimonio: prima con l’espansione “The First Console War” per Atari 50: The Anniversary Celebration, ora con una console che va oltre la mera operazione commerciale e si configura come un vero tributo a un capitolo fondamentale della storia videoludica.

A chi è destinata questa console?

Intellivision Sprint parla a pubblici diversi. C’è la generazione di quarantenni e cinquantenni cresciuta con l’Intellivision, pronta a rivivere quelle emozioni con la comodità del presente. Ma c’è spazio anche per i curiosi più giovani, desiderosi di capire da dove viene tutto questo e di toccare con mano le radici del gaming moderno.

La semplicità del setup — collega e gioca — abbatte le barriere tecniche per chi si affaccia al retrogaming. Non servono RF switch né conoscenze sull’adattamento del segnale video: un cavo HDMI e si parte. I controller wireless eliminano i limiti di distanza dallo schermo, mentre le overlay ridisegnate rendono l’esperienza più accessibile anche a chi non ha mai visto un’Intellivision.

Conclusione: un ponte tra passato e futuro

Intellivision Sprint non è soltanto una console retro: è un ponte che unisce due ere del videogioco. Da un lato preserva e celebra un patrimonio storico, dall’altro lo rende fruibile nel 2025. Dimostra che il retrogaming non deve essere pura nostalgia, ma può trasformarsi in un’esperienza viva e coinvolgente anche per le nuove generazioni.

L’operazione di Atari dimostra che nel mercato contemporaneo c’è spazio per proposte che guardano al passato con rispetto, senza farsi imprigionare dalla reverenza. Sprint non è un museo: è una macchina pensata per giocare, divertire e creare ricordi nuovi partendo da quelli di ieri.

Per chi è cresciuto con l’Intellivision, è l’occasione di riabbracciare un vecchio amico in abito nuovo. Per tutti gli altri, è un invito a scoprire perché, 45 anni fa, quella strana console con controller a “telefono” riuscì a tenere testa al colosso Atari e a scrivere un capitolo cruciale della storia dei videogiochi. In fondo, non è questo il bello del retrogaming? Scoprire che certe emozioni non hanno scadenza.

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