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Asus ROG Ally: caratteristiche e prestazioni della console PC portatile

Quando Asus annunciò la ROG Ally nell’aprile 2023, in molti pensarono a una provocazione. La presentazione arrivò a ridosso del primo aprile e l’idea di una “console portatile Asus” sembrava poco più di una trovata pubblicitaria. In realtà si trattava di un progetto concreto, destinato a inserirsi con decisione nel mercato delle PC handheld.

Arrivata ufficialmente in Italia il 13 giugno 2023, con un prezzo di lancio di 799 euro per il modello di punta, la ROG Ally rappresenta la risposta di Asus allo Steam Deck di Valve, ma con una filosofia diversa: Windows 11 come sistema operativo e un’impostazione più vicina a un PC compatto che a una console chiusa.

Windows 11 come scelta strategica

La decisione di adottare Windows 11 è centrale nell’identità della ROG Ally. A differenza di soluzioni basate su sistemi operativi proprietari o su distribuzioni Linux, la console Asus punta sulla compatibilità totale con il software PC.

Questo significa poter accedere liberamente alle principali piattaforme di distribuzione digitale e ai servizi disponibili su Windows, senza vincoli o limitazioni di ecosistema. È una scelta che sacrifica parte dell’immediatezza tipica delle console, ma che in cambio offre una flessibilità difficilmente eguagliabile nel panorama delle portatili da gioco.

Hardware e specifiche tecniche

Il cuore della ROG Ally è l’APU AMD Ryzen Z1 Extreme, un processore progettato su misura in collaborazione con AMD. Basato su architettura Zen 4 e processo produttivo a 4 nanometri, integra 8 core e 16 thread, affiancati da una GPU RDNA 3 con 12 unità di calcolo.

Accanto al modello Extreme esiste anche una versione più economica, equipaggiata con Ryzen Z1 standard, caratterizzata da una configurazione ridotta di core e unità grafiche. Questa variante è pensata per chi vuole entrare nel mondo Ally con un investimento inferiore, accettando qualche compromesso sulle prestazioni.

Il display è uno dei punti di forza del dispositivo: un pannello IPS touchscreen da 7 pollici, risoluzione Full HD, refresh rate fino a 120 Hz e supporto alla sincronizzazione adattiva. La luminosità elevata e la buona resa cromatica garantiscono una qualità visiva superiore alla media delle console portatili, soprattutto nei titoli più dinamici.

La dotazione hardware comprende 16 GB di RAM LPDDR5 e un SSD NVMe da 512 GB, affiancato dalla possibilità di espansione tramite scheda di memoria. La connettività include Wi-Fi di ultima generazione, Bluetooth e una porta USB-C multifunzione che consente anche l’uscita video.

Dal punto di vista ergonomico, la ROG Ally è più compatta e leggera rispetto a molte concorrenti dirette. I controlli sono completi e ben distribuiti: stick analogici di dimensioni standard, grilletti analogici, pulsanti posteriori programmabili e sensori di movimento.

Raffreddamento e autonomia

Gestire un hardware di questo livello in un formato portatile richiede un sistema di raffreddamento efficace. Asus ha sviluppato una soluzione a doppia ventola progettata per mantenere temperature sotto controllo anche durante sessioni di gioco prolungate.

L’efficacia del raffreddamento è buona, ma in modalità di massima potenza le ventole si fanno sentire. È un compromesso inevitabile per spingere l’hardware al limite in uno spazio così ridotto.

La batteria da 40 Wh è stata uno dei punti più dibattuti al lancio. La durata cambia molto a seconda di come si usa la console: con impostazioni orientate al risparmio energetico si riesce a giocare per qualche ora, mentre nelle modalità più spinte, pensate per massimizzare le prestazioni, l’autonomia cala sensibilmente.

Nel 2024 Asus ha affrontato il tema presentando la ROG Ally X, dotata di una batteria più capiente e di una gestione energetica migliorata.

Software e interfaccia

L’esperienza software ruota attorno ad Armoury Crate SE, un’interfaccia pensata per rendere più gestibile Windows su uno schermo da 7 pollici. Attraverso questa schermata è possibile accedere ai giochi installati, gestire i profili di potenza e personalizzare i controlli.

Durante il gioco, un pannello rapido consente di modificare parametri come consumo energetico, luminosità, frame rate e monitoraggio delle prestazioni, senza uscire dall’applicazione in esecuzione.

Nonostante questi accorgimenti, Windows resta meno immediato rispetto a un sistema progettato esclusivamente per il gioco portatile. L’interfaccia tradizionale mostra i suoi limiti su display di piccole dimensioni, soprattutto nelle operazioni che richiedono precisione con il touch.

Prestazioni nei giochi moderni

Sul fronte delle prestazioni, la ROG Ally si comporta in modo convincente. I titoli AAA recenti sono giocabili con impostazioni grafiche medio-alte, a patto di accettare qualche compromesso su risoluzione o frame rate.

Riducendo la risoluzione interna o sfruttando tecnologie di upscaling, è possibile ottenere un’esperienza fluida anche con giochi particolarmente esigenti. Nei titoli meno pesanti o nelle produzioni indipendenti, invece, la console offre prestazioni eccellenti, mantenendo frame rate stabili e consumi più contenuti.

Una piattaforma versatile anche per il retrogaming

Uno degli aspetti più apprezzati della ROG Ally è la sua versatilità. Grazie alla potenza dell’hardware e alla natura aperta del sistema operativo, il dispositivo si presta molto bene anche al retrogaming.

La possibilità di gestire senza difficoltà giochi di epoche diverse, unita alla qualità del display e ai controlli integrati, rende la ROG Ally una soluzione particolarmente adatta a chi vuole affiancare ai titoli moderni una vasta libreria di classici. Il tutto senza dover ricorrere a configurazioni complesse o a dispositivi separati.

Accessori ed espandibilità

Asus ha affiancato alla console un ecosistema di accessori pensati per ampliare le possibilità d’uso. Tra questi figurano dock per il collegamento a monitor esterni, soluzioni di ricarica dedicate e accessori audio pensati per il gioco in mobilità.

Esiste inoltre la possibilità di collegare moduli grafici esterni proprietari, trasformando la ROG Ally in una vera postazione da gioco quando utilizzata in modalità desktop. Si tratta di una soluzione di nicchia, ma coerente con l’idea di dispositivo ibrido su cui Asus ha costruito il progetto.

ROG Ally X: l’evoluzione del progetto

Nel giugno 2024 Asus ha presentato la ROG Ally X, una revisione del modello originale. Pur mantenendo la stessa piattaforma di base, la nuova versione introduce miglioramenti mirati: batteria più capiente, maggiore quantitativo di memoria, storage ampliato e una gestione termica più efficiente.

Non si tratta di una rivoluzione, ma di un affinamento che risponde alle principali critiche mosse al primo modello, soprattutto sul fronte dell’autonomia.

Considerazioni finali

A distanza di oltre un anno dal lancio, la ROG Ally ha trovato una collocazione precisa nel mercato. Non è una console tradizionale e non sostituisce un notebook da gaming, ma rappresenta una soluzione intermedia per chi cerca potenza, flessibilità e portabilità in un unico dispositivo.

I limiti non mancano: l’autonomia resta il punto più debole del modello originale, il rumore delle ventole in modalità ad alte prestazioni è percepibile e Windows 11 non è sempre ideale su schermi così piccoli. Tuttavia, questi aspetti sono bilanciati da un hardware di alto livello, da un display eccellente e da una libertà d’uso difficilmente eguagliabile.

Per chi desidera una console portatile PC capace di gestire giochi moderni, titoli indipendenti e una vasta libreria di classici, la ROG Ally rimane una proposta solida. Con l’arrivo della Ally X e il conseguente calo di prezzo del modello originale, l’ecosistema Asus si è ulteriormente rafforzato, rendendo questa piattaforma una delle opzioni più interessanti nel panorama del gaming portatile su PC.

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