Elevator Action – Arcade | Una perla Taito
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Elevator Action è un prodotto dimenticato, uno dei primi esperimenti nel campo dell’action game “moderno” che unisce azione, strategia e atmosfera.
Uscito a inizio anni 80, Elevator Action era uno dei titoli che teneva più sulle spine il giocatore.
Ci troviamo di fronte a una pixel art piuttosto datata con sprite poco definiti e strutture composte da enormi pixel.
Una grafica che al tempo poteva risultare piacevole ma oggi non va oltre la curiosità del retrò.
Elevator Action – Arcade | Un gameplay interessante
Lo schema di gioco richiede prontezza di riflessi e rapidità nel pensare, ma anche velocità con il grilletto.
L’ambientazione del titolo si ispira ai classici film con gli agenti segreti: il nostro alter-ego deve infiltrarsi nei palazzi che formano i vari livelli e recuperare dei documenti portando a casa la pelle.
A fermarlo, c’è un esercito di guardie stereotipate sia nell’aspetto che nel comportamento, il cui unico obiettivo è la nostra eliminazione.
Il tutto viene raccontato attraverso una inquadratura laterale e ruotava attorno all’uso degli ascensori per muoversi da un piano all’altro.
L’elemento tensione nasce proprio dagli incontri inaspettati di cui Elevator Action è davvero ricco; in qualsiasi momento una delle moltissime porte può aprirsi e far comparire un nemico.
Trovarsi fronte a due o più avversari significa quasi sempre morte certa e Game Over anticipato.
Proprio per questo il gioco richiede di correre tenendo d’occhio gli avversari e prendere l’ascensore al momento giusto per anticiparli negli spostamenti.
Esagerando, Elevator Action si può vedere come l’antenato dei moderni giochi di infiltrazione tipo Splinter Cell visti i legami al mondo delle spie e la necessità di aggirare i nemici, evitando lo scontro diretto.
Un prodotto retrò unico nel suo genere che potrebbe divertirvi, soprattutto nelle prime partite.
Una risposta
Mi piacerebbe averlo sul mio cellulare ci ho giocato da ragazzino…