Revenge of Shinobi è tuttora uno dei migliori giochi d’azione della storia, indipendentemente dal formato. E in questo caso non stiamo esagerando, perché chiunque se lo ricordi e l’abbia finito almeno una volta non può che concordare. Purtroppo, Sega non riuscì a ripetere né il successo commerciale di questo titolo, né raggiungere gli stessi livelli qualitativi con i capitoli seguenti.
Uscito praticamente alla nascita dello stesso Mega Drive nel 1989, colpì subito stampa e appassionati per la cura estetica e l’accuratezza del gameplay. Insieme, questi elementi fecero da apripista all’inizio del sorpasso dei formati da casa sulle sale giochi, perché trovare un action/platform dello stesso livello era difficile ovunque. Grazie a elementi tratti da più generi, piccchiaduro e piattaforme su tutti, Revenge of Shinobi riusciva a non annoiare praticamente mai.
E nemmeno il sonoro era da sottovalutare, vista la presenza della superstar Yuzo Koshiro come compositore. Tant’è che diversi accompagnamenti sono considerati ancora oggi tra gli esempi migliori della musica anni ’80 applicata ai videogame. A cominciare da quella introduttiva, che affiancava perfettamente una breve sequenza molto cinematografica (guardate il filmato per rendervene conto).
Malgrado il nome Shinobi in copertina, e l’ambientazione orientale, questo titolo non aveva quasi nulla in comune con il gioco da sala. Per fortuna, perché gli sviluppatori riuscirono a staccarsi dagli schemi classici dei giochi di piattaforme inserendo più libertà d’azione, varietà e tocchi di classe. Questi ultimi erano abbondanti e spesso inattesi, come le citazioni di Batman e dell’Uomo Ragno in uno dei boss di fine livello.
Anche sforzandosi, anche con l’occhio allenato a tutti i giochi usciti in seguito, è difficile rigiocare Revenge of Shinobi e trovargli dei difetti importanti. Forse la difficoltà non eccessiva, e i movimenti legnosi del protagonista, ma considerato il periodo di uscita non possiamo nemmeno considerarli dei veri limiti. Ancora oggi, il design spesso geniale dei livelli e l’enorme varietà dell’azione umiliano serie molto più celebri.