Le imitazioni di film celebri erano la norma negli anni ’80 e primi ’90 come dimostra il qui presente The Adventures of Bayou Billy. Pubblicato da Konami e di origine giapponese nonostante l’apparenza, era ispirato alla serie Crocodile Dundee nei personaggi e nello scenario. Nei panni di un cowboy moderno, bisognava recuperare la bella di turno tenuta ostaggio del classico gangster, usando ogni tipo di arma disponibile.
Ciò che separava, almeno in parte, questo titolo dall’enormità di concorrenti simili era la struttura in stile multievento. Konami aveva deciso di unire tre stili di gioco diversi: picchiaduro, guida e sparatutto su binari in stile shooting gallery. Quest’ultima fase poteva essere giocata addirittura con la pistola Zapper, finita in soffitta dopo i primi titoli per NES.
Inutile dire che la somma delle varie parti non era superiore ai singoli pezzi presi singolarmente, tutt’altro. La fase picchiaduro risultava monotona e spesso frustrante, così come quella in stile shooter. La parte guidata non faceva molto di più visti i comandi poco puntuali e il margine di errore limitato. Ma sono problemi comuni ancora oggi nei titoli che cercano di fare tutto, senza fare nulla di veramente buono.
The Adventures of Bayou Billy aveva dalla sua una buona varietà e una realizzazione tecnica, per i tempi, notevole. A parte il continuo lampeggiamento dei personaggi, dovuto ai limiti hardware della console, c’era sempre qualità e dettaglio in tutte le ambientazioni. I cambi radicali nel gameplay riducevano la noia ai minimi termini, visto che si passava dai pugni alle pistole in pochi minuti.
L’unico problema è che anche su NES avevamo diversi giochi che svolgevano un compito migliore in tutte e tre le categorie toccate da questo titolo.
Ciò spinse molti appassionati di picchiaduro, shooter o giochi di guida a fare altre scelte, limitando il successo di The Adventures of Bayou Billy. Non a caso, viene ricordato più come curiosità essendo uno dei pochi titoli che ha cercato di unire categorie molto diverse tra loro. Un altro antenato dei moderni giochi free roaming, in pratica, con meno libertà d’azione e più alligatori.