Formiconi meccanici
B.O.B. esce nel 1993 e racconta la storia di una specie di formicone alieno mezzo meccanico che, mentre se ne va all’appuntamento con la fidanzata a bordo dell’astronave del padre, finisce contro un asteroide alieno gigante. Questo è naturalmente popolato da nemici di ogni tipo, trappole, potenziamenti e boss di fine livello che ci braccheranno per ben 45 livelli di gioco. All’interno del pianeta trappola ci troveremo anche a correre con la nostra astronave nel tentativo di ritornare pacificamente a casa. Una premessa abbastanza strana, tra l’assurdo e il banale ma che riesce a confezionare un titolo unico, complesso e divertente.
Imparare a camminare
B.O.B ha tanissimi controlli rispetto alla media di questo tipo di titoli. Ecco che padroneggiare il formicone sarà cosa non facile tra pugni, spari, salti, eliche che ci fanno volare, salti potenziati e così via. A metà strada tra un Contra e un Metroid, con una forte componente esplorativa, B.O.B. si dimostra un titolo capace di divertire e appassionare, grazie a un sistema di combattimento appagante, ai numerosissimi boss e alla voglia di vedere cosa accadrà dopo che non manca davvero mai.
B.O.B. è un titolo che stranamente non viene ricordato un gran che, ma che meriterebbe invece il podio nella scuderia dei titoli Super Famicom.
Da provare, senza alcun dubbio
Che vi piaccia il genere o meno questo è sicuramente un titolo che merita la vostra attenzione. Un gioco retrò capace di offrire moltissimo e che potrebbe tener testa alle produzioni indie moderni senza alcun problema. Se siete orfani di Metroid o vi manca tantissimo Turricane, un giro con il formicone potrebbe piacervi e non poco.
Consigliato quindi a tutti, dategli almeno una possibilità, il tempo per diventare un cult c’è ancora, grazie anche alla febbre da retrogaming che sta coinvolgendo tutta l’industria videoludica.