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Xenogears – Playstation

Xenogears: L’Epico Capolavoro JRPG che Ridefinì per Sempre il Genere

Xenogears è un videogioco di ruolo alla giapponese sviluppato e pubblicato da SquareSoft nel 1998 per PlayStation in Giappone e in America Settentrionale, dando vita a quella che sarebbe diventata una delle saghe più amate e complesse del panorama JRPG. Il titolo è il primo gioco della serie Xeno, diretto da Tetsuya Takahashi, che dopo aver lavorato come art director su titoli iconici come Chrono Trigger, mise la sua firma su quella che ancora oggi molti considerano la sua opera magna.

La genesi di Xenogears è affascinante quanto la sua trama: nel 1994 Tetsuya Takahashi e sua moglie Kaori Tanaka presentano alla Squaresoft la storia che avrebbe dovuto raccontare Final Fantasy VII, ma l’azienda decide inizialmente di non accettarla perchè ritenuta troppo complessa e fantascientifica. Questa “bocciatura” si rivelò una benedizione, permettendo al team di sviluppare liberamente la propria visione senza compromessi.

Xenogears: Una Narrazione Senza Precedenti

Ciò che rende Xenogears assolutamente unico nel panorama videoludico è la sua narrazione di proporzioni bibliche. Xenogears è canonicamente l’episodio 5 di una saga infinitamente più ampia, così stratificata che il team ha dovuto scrivere un intero libro – Xenogears Perfect Works – per fornire ai fan più accaniti almeno il contesto in cui si ambienta.

La storia inizia con una sequenza cinematografica mozzafiato: l’Eldridge, una gigantesca astronave interplanetaria, subisce un guasto al sistema di controllo, e sui monitor appare il messaggio apocalittico “I am the alpha and omega, the first and the last, the beginning and the end”. Vediamo i passeggeri correre verso le capsule di salvataggio che vengono impietosamente polverizzate all’istante e la disperazione negli occhi del capitano che guarda ad una foto della sua famiglia negli istanti antecedenti la sua morte.

Da questo prologo drammatico emerge una delle narrazioni più complesse mai create per un videogioco, che intreccia tematiche religiose, filosofiche e psicanalitiche in un affresco epico di portata cosmica. I rimandi religiosi sono onnipresenti, con riferimenti cristiani e giudaici che si susseguono insieme ad articolate tematiche di psicanalisi e teoria filosofica.

Sistema di Combattimento Rivoluzionario

Xenogears introdusse innovazioni significative nel classico sistema di combattimento JRPG. Il sistema di battaglia è basato sull’Active Time Battle di Final Fantasy VII, ma sono presenti due modalità di scontro, una delle quali incentrata sui Gear – i giganteschi mech che costituiscono uno degli elementi più iconici del gioco.

Il sistema di combattimento a piedi utilizza un approccio unico basato su combo e arti marziali, dove gli attacchi fisici sono delle combo molto kung fu, combinabili dal giocatore per ottenere mosse finali o combinazioni di effetti e danni particolari. Questo conferisce ai combattimenti un ritmo cinematografico e una spettacolarità che ancora oggi rimane impressionante.

Ma è con i Gear che Xenogears mostra tutta la sua originalità. I robottoni hanno inoltre un serbatoio di carburante che si consuma ad ogni mossa e deve essere saggiamente amministrato per non rimanere a secco proprio nel momento del bisogno. I Gear non acquisiscono esperienza al termine delle battaglie, ma necessitano di essere potenziati acquistando parti apposite, introducendo un sistema di progressione completamente diverso rispetto ai personaggi umani.

Xenogears: Un Capolavoro Tecnico e Artistico

Dal punto di vista tecnico, Xenogears fu una produzione rivoluzionaria per l’epoca. La grafica del gioco è composta da un misto di 2D e 3D. Xenogears viene infatti definito spesso un “anti Final Fantasy”, in quanto i personaggi sono raffigurati da sprite in 2D, mentre gli ambienti e i Gear in 3D. Questa scelta stilistica conferì al gioco un’identità visiva unica e memorabile.

Sono stati espressi apprezzamenti anche per la colonna sonora e i filmati di gioco, realizzati in stile anime da Production I.G. La musica, composta da Yasunori Mitsuda (Secret of Mana, Chrono Trigger), rappresenta una delle colonne sonore più acclamate della storia videoludica, capace di accompagnare perfettamente l’epica narrativa del gioco.

Il Dibattito: Il Miglior JRPG di Sempre?

La domanda che divide da oltre due decenni la community dei JRPG è: può Xenogears essere davvero considerato il migliore del genere? Le opinioni della critica specializzata forniscono elementi interessanti per questo dibattito.

Electronic Gaming Monthly ha elogiato la storia, i personaggi, il gameplay, la grafica e la colonna sonora. IGN lo ha descritto come il “miglior gioco di ruolo a mani basse” dell’anno. Ancora più significativo è il giudizio retrospettivo: James Quentin Clark di RPGFan ha affermato che Xenogears avesse “senza dubbio la migliore storia singola che abbia mai visto in qualsiasi videogioco”.

I numeri sostengono questa tesi: nella rivista giapponese Famitsū, Xenogears è stato votato come 16° miglior videogioco di tutti i tempi dai suoi lettori in un sondaggio tenutosi nel 2006, mentre ha una media voti di 9.5 con 24 recensioni dei giocatori su Ludomedia.

I Motivi del Primato

Diversi fattori contribuiscono a questa reputazione leggendaria:

Complessità Narrativa Senza Pari: Oggi è uno dei migliori personaggi freudiani che io abbia mai avuto il piacere di leggere, riferendosi al protagonista Fei, la cui psicologia articolata richiama le opere di Jung, Freud e Nietzsche che ispirarono gli autori.

Innovazione Meccanica: L’integrazione dei mech non fu un semplice espediente commerciale, ma un elemento narrativo e ludico profondamente integrato. I mecha sono importanti alla storia in senso ampio, costituendo parte integrante dell’universo narrativo.

Maturità Tematica: Xenogears viene spesso accostato a Evangelion per la maturità delle tematiche e lo stile, affrontando questioni esistenziali, religiose e psicologiche con una profondità raramente vista nei videogiochi.

Influenza Duratura: L’impatto di Xenogears sul genere JRPG è innegabile, influenzando sia direttamente la serie Xenosaga che indirettamente numerosi altri titoli del genere.

Le Criticità

Tuttavia, il gioco non è privo di difetti che ne limitano l’accessibilità. Il problema è che Xenogears non valorizza, per mancanze tecniche e di design, nessuna delle sue componenti ludiche. Il secondo disco, in particolare, rappresenta una delusione per molti giocatori, essendo praticamente una visual novel che si risolve da sola a causa di problemi di budget e tempistiche di sviluppo.

Non consiglierei mai e poi mai Xenogears a chiunque. Anzitutto bisogna avere una certa storia (possibilmente d’amore) coi JRPG, sottolinea un recensore, evidenziando come il gioco richieda una preparazione specifica per essere apprezzato appieno.

L’Eredità di un Capolavoro Incompiuto

Nonostante i suoi difetti, o forse proprio a causa di essi, Xenogears rimane un’opera unica. Se Xenogears è un’opera di culto, lo deve anche alla musica di Mitsuda, inscindibile dal ricordo del videogame, parte integrante del suo mondo, nonché la sua anima e il suo colore.

La sua eredità vive non solo nei sequel spirituali come Xenosaga e Xenoblade Chronicles, ma nell’aver dimostrato che i videogiochi possono essere veicoli di narrazioni profonde e complesse quanto la letteratura e il cinema. Xenogears rimane il JRPG dalla struttura più complessa mai realizzata nella cosiddetta golden age del gioco di ruolo giapponese.

Conclusioni: Un Monumento al Potenziale del Medium

Xenogears rappresenta l’ambizione pura trasformata in videogioco. È un’opera che osa tutto, che non scende a compromessi con le convenzioni del genere, che sfida il giocatore a elevarsi al livello della sua visione. Un’opera summa, capace di sfondare il muro delle cento ore di gioco e di lasciare un’impronta indelebile in chiunque abbia il coraggio di affrontare il suo viaggio iniziatico.

Che sia o meno il miglior JRPG di sempre rimane una questione di gusti personali, ma è innegabile che Xenogears abbia ridefinito per sempre ciò che un videogioco di ruolo giapponese poteva essere. Non è semplicemente un gioco da giocare, ma un’esperienza da vivere, un viaggio filosofico travestito da avventura fantascientifica.

Per chi cerca un’esperienza videoludica che trascenda l’intrattenimento per diventare arte pura, Xenogears rimane ancora oggi, a oltre 25 anni dalla sua uscita, un punto di riferimento insuperato. È il tipo di opera che nasce una volta in una generazione, quando visione artistica, innovazione tecnica e coraggio creativo si allineano perfettamente per creare qualcosa di davvero immortale.

I commenti del pubblico

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