Pallottole e violenza
Uscito nel 1990, Technocop è un titolo retrò dalle caratteristiche piuttosto uniche. Il gioco infatti ci vede vestire i panni di una sorta di cacciatore di taglie del futuro, nostro compito sarà raggiungere tane di criminali e riempirli di piombo fino a trasformarli in una poltiglia di sangue e ossa. Tutto questo verrà intervallato da sequenze di guida non troppo divertenti ma che rendono comunque il gioco piuttosto vario.
Tecnocop si muove nella terra dei titoli del passato e decide così di fondere esperienza simulativa a meccaniche arcade, il semplice fatto di dover guidare fino alle zone designate è assolutamente creativo e sintomo di un modo di fare il videogioco che purtroppo sembra essere andato perduto.
Degrado e criminalità
Il cuore del titolo sono però le sequenze appiedati, in questo caso ci troveremo a guidare il nostro protagonista con la possibilità di saltare, abbassarci, raccogliere oggetti e soprattutto aprire il fuoco contro i criminali che troviamo nelle varie zone. Scopo finale è raggiungere uno pseudoboss, la taglia che stiamo cercando, attenzione però se non riusciremo a eliminarlo nel tempo previsto questo scapperà via, lasciandoci lì inebetiti, facendoci perdere tempo e denaro.
Ecco che il gioco riesce a farci vivere le emozioni della caccia al criminale in modo eccezionale, l’atmosfera è forte, pesante e violenta, interessante è anche l’hud di gioco che vede il nostro palmare da braccio futuristico con tanto di assistente e dati vari.
Per gli amanti del postatomico e del distopico, Technocop è un titolo imperdibile, un action interessante, in grado di appassionarci e divertirci e di non annoiare mai, tralasciando magari le sequenze di guida che potevano essere sviluppate con maggior cura, ma che funzionano comunque per rompere la monotonia dell’azione. Nota di merito va anche a grafica e musiche che riescono a confezionare un prodotto nel complesso estremamente valido.