L’isola delle avventure
Adventure Island esce 1986 sullo scheletro di Wonderboy e ne riprende moltissime meccaniche. Il gioco rimanda al classico platform e diventa così una specie di alternativa a Super Mario. Il titolo ottiene un buon successo e resta ancora oggi amato dagli appassionati, nonostante non tocchi le vette d Wonderboy.
Ci troviamo alla guida del nostro personaggio che, va ammesso, non sprizza troppo carisma, all’interno degli schemi di gioco ci ritroveremo a saltare creature di vario tipo e raccogliere power ups per ottenere armi da lancio, sulla falsa riga dei poteri dell’idraulico italiano.
In questo caso gli avversari però non possono essere colpiti con un salto in testa, cosa che rende il gioco più classico e più difficile. C’è poi la possibilità di cavalcare mostri, estremamente divertente e innovativa. Altro discorso per le sequenze puramente platform che in questo caso sono lontane anni luce dal titolo Nintendo.
Avventure retrò
Adventure Island ha una grafica che si lascia godere anche oggi, pur non brillando di dettaglio, originalità o cura dei particolari. Il sonoro è piacevole e accompagna in maniera positiva le sequenze di gioco. Il titolo diverte ancora, soprattutto nella parte dei boss di fine livello che troveremo al termine degli otto mondi di gioco, va detto però che nel panorama platform dell’era NES si trova veramente di meglio, a partire per l’esattezza da Wonderboy sul quale il titolo si basa e che risulta nettamente superiore come ispirazione e stile.
Tornare nell’isola dopo 30 anni?
Dipende dal livello nostalgia, chi non ha mai giocato il titolo può saltarlo di netto impiegando il suo tempo in opere ben più potenti e capaci di invecchiare in maniera migliore, mantenendosi fresche e accattivanti, di sicuro però se ai tempi lo avete adorato, tornare a saltellare e raccogliere frutta in giro per i livelli di gioco sarà un toccasana per il cuore del retrogamer più nostalgico.