Armalyte, nel 1988, fu uno dei primi emuli di sua maestà R-Type dopo che il titolo targato Irem aveva indicato la via da seguire a tutti gli shooter di allora. Ma l’inglese Thalamus non si limitò a copiare il successo del predecessore nipponico, inserendo nel suo titolo diverse caratteristiche inedite e uno stile grafico molto personale. Ecco perché stiamo parlando di uno tra i migliori “spara e fuggi” mai visti su Commodore 64.
La premessa era quella tipica degli sparatutto di allora: controllando un’astronave si dovevano superare livelli ripieni di nemici e insidie, raccogliendo più potenziamenti possibile fino al classico boss. Nel gioco in singolo, a darci una mano c’era dall’inizio un satellite che raddoppiava la nostra potenza di fuoco, mentre giocando in due spariva per lasciare spazio al secondo “eroe”.
Oggi possono sembrare scontati, ma elementi come il gioco in cooperativa sullo stesso computer e un sistema di potenziamento dinamico non erano tanto comuni nei lontani anni ’80. Gli sviluppatori non solo riuscirono a offrire tali caratteristiche, ma lo fecero senza compromettere giocabilità e longevità. Sicuramente difficile, e certamente non rivoluzionario, Armalyte funzionava in modo perfetto in tutti i suoi elementi chiave.
Uno di questi era il sistema di armamento, basato su power-up molto diversificati come potenza ed effetti, che integravano un colpo speciale caricabile tenendo premuto il tasto di fuoco. E di armi ne avevamo bisogno, vista la quantità di nemici su schermo e la loro abilità nel farci raggiungere in tempi record la schermata di Game Over. Inutile dire che ogni volta bisognava ricominciare dall’inizio: quindi la memorizzazione dei livelli giocava un ruolo fondamentale.
Armalyte ebbe un discreto successo, perché centrò il momento giusto per arrivare sul mercato mentre gli sparatutto a scorrimento stavano toccando l’apice della popolarità. Ma fu un il classico fuoco di paglia perché con l’arrivo degli anni ’90 e l’esplosione di altri generi (primo fra tutti, i picchiaduro) in molti si dimenticarono del gioco. Infatti viene inserito di rado nelle classifiche dei mgliori titoli per Commodore 64, benché ne faccia parte sicuramente.