Castelli e battaglie
Castles esce nel 1991 e si va a unire a tutta quella classe di titoli strategici che, sostanzialmente, non esistono più. V bene, oggi abbiamo They are billions, ma la profondità e la complessità che osavano i vecchi rts per MS DOS rimane comunque insuperata, questo non è necessariamente un male, si parla infatti di giochi che necessitavano moltissimo tempo e dedizione e una conoscenza accurata di ogni singolo dettaglio con tanto di lettura di manuali vari. C’è però da dire che se siete in cerca di un gioco capace di coinvolgervi e appassionarvi regalando una profondità senza paragoni, allora l’epoca DOS è quella che fa per voi.
In Castles ci troviamo alla guida di un castello che potremo costruire e personalizzare come desideriamo. La costruzione viene affiancata da tutta uno comparto gestionale dove ci troveremo e misurare risorse e salari, così come a mettere in piedi il nostro esercito.
Titoli come non ne esistono più
Altro elemento davvero interessante sono gli intermezzi e le decisioni che saremo portati a prendere. Un po’ come accade nel fortunato Reigns, titolo di grande qualità uscito di recente su pc e mobile, capiterà spesso che la costruzione del nostro impero sia bloccata da brevi sequenze animate dove ci troveremo a prendere decisioni relativamente a avvenimenti vari che ci porteranno a schierarci con questo o con quell’altro personaggio.
Eccoci quindi a decidere la diatriba tra due maghi, finendo magari per subire una maledizione da uno dei due, o ad affrontare problematiche di corte, e così via. Questi spezzoni donano grande carisma al gioco e ci permettono di entrare ancora di più nell’atmosfera e nel mondo dove la nostra avventura si svolge.
Castle è un gioco vecchia scuola in tutto e per tutto, capace però di sorprendere e di mostrare alcuni elementi di gameplay che sono stati abbandonati da tempo ma che mostravano così tanta creatività da risultare oggi come completamente avveniristici.